Da oggi, nei Pronto Soccorso dei Presidi Ospedalieri di Manfredonia e San Severo è operativo l’infermiere “di processo”.
Istituita dalla Regione Puglia, la figura dell’infermiere di processo, adeguatamente formata, ha il compito di accogliere e informare parenti e/o caregiver dei pazienti che arrivano ai due ospedali in situazioni di emergenza/urgenza. Un modo per migliorare la comunicazione tra sanitari ed utenti, agevolando, nel complesso, il rapporto con pazienti e familiari.
Subito dopo San Severo e Manfredonia, l’infermiere di processo sarà presente anche nel Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Cerignola.
L’infermiere di processo, operativo tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 8 alle ore 20, fornirà, in tempo reale, a parenti e pazienti dei Pronto Soccorso, i necessari aggiornamenti sul percorso di assistenza in atto.
Trattandosi di un professionista sanitario, esperto delle dinamiche e delle attività tipiche di servizi che operano in emergenza, potrà spiegare quale codice di triage è stato assegnato, quali saranno i tempi di attesa in virtù del suddetto codice, e aggiornare, di volta in volta, sulle varie fasi di presa in carico, facendo sentire pazienti e familiari compresi e accolti.
Ai pazienti in attesa, inoltre, l’infermiere di processo misurerà periodicamente i parametri vitali (temperatura, pressione arteriosa e saturimetria) e trasmetterà i valori registrati all’infermiere del triage. Quest’ultimo, se necessario, potrà eventualmente cambiare il codice di colore di triage assegnato e, quindi, rimodulare la priorità di accesso.
La figura dell’infermiere di processo è uno dei tasselli della riorganizzazione prevista dalle “Linee di indirizzo per la prevenzione, protezione e gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari e sociosanitari”, fortemente volute dall’Assessore alla Sanità, al Benessere animale e allo Sport per tutti Raffaele Piemontese e approvate dalla Regione Puglia con deliberazione n.1059 del 31 luglio 2024.
“Noi come Direzione Strategica – dichiara il Direttore Generale Antonio Nigri – abbiamo il compito di intervenire migliorando i percorsi organizzativi e aumentando i controlli agli accessi in modo da evitare il perpetrarsi degli episodi di violenza e garantire l’assistenza adeguata a chi ne ha bisogno. Ci auguriamo che la figura dell’infermiere di processo sia funzionale non solo al miglioramento dell’accoglienza e dell’assistenza delle persone che arrivano al Pronto Soccorso ma anche allo snellimento dell’iter assistenziale. Attraverso la verifica costante dei parametri vitali infatti si potrà subito intervenire nel caso in cui il peggioramento delle condizioni cliniche del paziente dovesse richiedere un intervento immediato”.
L’iniziativa è supportata dall’Associazione “Gentilezza e Cultura” nell’ambito del progetto nazionale “Costruiamo gentilezza” che si propone di attuare una serie di percorsi in comunione con l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e l’Ufficio Formazione aziendali, per diffondere la cultura della gentilezza nelle relazioni.