Dopo un mese e sei gare disputate è terminata l’esperienza di mister Gigi Panarelli a Manfredonia. Forse nessuno ha fatto peggio di lui al Miramare: un solo punto in sei gare, cinque sconfitte ed un pari. Quattro sconfitte in casa. Sconcertanti le ultime due disfatte contro Fidelis Andria e Gravina in cui l’undici messo in campo dal mister tarantino ha difeso per quasi tutta la gara senza neanche riuscire ad imbastire qualche ripartenza che potesse impensierire l’avversario. A farne le spese è stato anche il DS, Livio Scuotto. Non è chiaro cosa abbia pagato dal momento che, a suo dire, la scelta del tecnico e quelle successivo non l’hanno visto coinvolto. La classifica da ancora molte possibilità al Manfredonia di mantenere la categoria. Mancano ventitré giornate al termine del campionato, il Manfredonia è a cinque punti dalla salvezza diretta e a soli tre dai play out. Le prime cosa da fare sono riesaminare con calma la rosa per decidere chi tenere e chi mandare via, compresi gli ultimi arrivati voluti da mister Panarelli. Sarà necessaria la presenza di un direttore sportivo/consulente che, in sintonia con il mister, riorganizzi il gruppo. Ai primi di dicembre riapre il mercato, potrebbe essere l’occasione giusta per puntellare alcuni reparti. In difesa serve qualche rinforzo e va chiarita la posizione di qualche “senatore”, che non sta rendendo secondo le aspettative. L’innesto di Bubas ha lasciato molti dubbi e Matteo Montinaro non sembra al meglio della condizione. Domenica si va in casa di Ischia, che ha dodici punti. In casa non ha ancora vinto, solo due pari, con Nardò e Fasano. Nel calcio la cura migliore, la panacea per tutti i mali è la vittoria. Speriamo che arrivi presto e che dia un po’ di serenità ad un gruppo che, al di là di tutti gli errori commessi, non è stato baciato dalla fortuna.
di Antonio Baldassarre