Mercoledì 13 Novembre 2024

Tasso-Ritucci: Le tipologie di ‘turismi’ sviluppabili nella nostra Città sono molteplici e la pianificazione richiede approccio diversificato e coordinato

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Negli anni 50/60 e fin quasi alla metà degli anni 70, Manfredonia (con Siponto ed i villaggi della riviera sud) era la principale meta turistica della provincia di Foggia e del Gargano, di cui costituiva la famosa “Porta”, con strutture e servizi che consentivano un periodo vacanziero da ‘maggio a settembre’, dove si toccavano punte elevate di presenze dovute al turismo ‘estivo’ e a quello ‘venatorio’ (per quanto discutibile e in virtù della quantità e qualità di selvaggina presente nelle zone umide limitrofe).

Le note vicende dell’insediamento dell’industria petrolchimica (Anic, poi Enichem) determinarono, rapidamente, la fine della vocazione turistica della Città a vantaggio di altre località costiere garganiche.

Secondo i dati di Banca d’Italia, il turismo nazionale genera circa il 6% di PIL (oltre il 13% se consideriamo quello generato indirettamente) e rappresenta oltre il 6% degli occupati in Italia.

Nel 2024 (periodo gennaio-agosto), il Turismo in Puglia ha registrato un interessante incremento del 9% di arrivi ed un 4% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2023 (dati presentati dall’Assessorato Regionale e Pugliapromozione al TTG Travel Experience di Rimini 2024).

Oggi, nei desideri dei cittadini, Manfredonia dovrebbe ambire ad un ritorno agli antichi fasti, ma non compare neanche tra le prime venti destinazioni turistiche regionali, nonostante si registri una certa vivacità di iniziative imprenditoriali, associative e sociali, che, purtroppo, rimangono spot isolati.

Il gruppo politico, che in consiglio comunale esprime due membri, Massimiliano Ritucci (AgiAMO) e Antonio Tasso (Sipontum), ha mostrato nel tempo di avere molto a cuore lo sviluppo turistico di Manfredonia e lo scorso 28 ottobre ha presentato all’assessore di riferimento, Francesco Schiavone, una interrogazione per conoscere le iniziative che si intendono intraprendere concretamente, in termini di programmi e coinvolgimenti, per ridare forza ad una legittima aspirazione turistica, che possa costituire un rilancio economico e sociale della Città.

Nella sua risposta, l’assessore ha sottolineato l’intendimento dell’amministrazione “la Marca” a far tornare Manfredonia tra le prime venti mete turistiche pugliesi, potendo anche contare sugli ‘attrattori culturali’ (che pongono Manfredonia al tredicesimo posto in Puglia), predisponendo entro novembre l’istituzione di un ‘board’ permanente del turismo con stakeholders, esperti, operatori, associazioni di promozione turistica, che entro l’anno produca un’analisi sulle procedure strategiche sull’accoglienza, che comprendano anche un’attenzione particolare al decoro urbano e al sostegno di istituti che nel ‘piano studi’ comprendano corsi di formazione turistica e materie ad essa afferenti. Viene confermata la partecipazione di Manfredonia alla Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano, ove presentare un’offerta della Città.

Nella replica, il consigliere Tasso (relatore dell’interrogazione) si astiene dalla liturgia del ‘soddisfatto/non soddisfatto’, prendendo atto favorevolmente dei vari passaggi indicati: “Il 2025 è un anno importante per l’incoming turistico del territorio, poiché è l’anno del Giubileo e Manfredonia potrebbe essere un valido completamento, in termini di accoglienza ed eventi collaterali, delle rinomate destinazioni religiose del territorio. Nel passato si è agito solo con iniziative ‘spot’ e non c’è mai stata una pianificazione turistica, necessaria per comunicare cosa sarà Manfredonia e cosa offrirà. Questo dovrà essere raccontato alla BIT il prossimo 9/11 febbraio e, perché no, alla IMEX FRANKFURT 2025 del 20/22 maggio. Per far questo è fondamentale, come da intendimento dell’assessore, la costituzione di una commissione permanente sul turismo” – e conclude – “Il TURISMO non si improvvisa. Le tipologie di ‘turismi’ sviluppabili nella nostra Città sono molteplici e la loro pianificazione richiede un approccio diversificato e coordinato: Analisi del mercato, Sviluppo di piani strategici, Promozione del territorio, Infrastrutture, Coinvolgimento delle comunità locali, Formazione, Sostenibilità, Monitoraggio e Valutazione”.

 

 

 

 

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