Domenica 22 Dicembre 2024

Città Protagonista: “Numeri fuori controllo, l’Assessorato al Bilancio invoca ripetutamente lo spettro degli errori”

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Nelle oscure stanze di Palazzo S. Domenico aleggia una presenza inquietante (un ex Dirigente). Ogni volta che si parla di Bilancio, si mormora che l’Assessore preposto, invochi il fantomatico spirito dell’errore contabile, quasi fosse un antico rituale. Ma, come nelle migliori storie di paura, il risultato è sempre lo stesso: consigli sbagliati, numeri fuori controllo e decisioni che sembrano prese sotto l’effetto di una nebbia misteriosa, frammista semplicemente al non sapere le cose e a non essere nelle condizioni di comprenderle.

Tra i corridoi si aggirano figure di consulenti non accreditati, che entrano ed escono dalle stanze come ombre, senza alcun titolo formale, sotto lo sguardo disattento dell’amministrazione.

Quando tale equivoco si scontra con problematiche serie il “problema diventa grande non quanto una casa ma quanto un palazzo”, così lo definisce il Consigliere Libero Palumbo del movimento civico Città Protagonista, in merito all’attuale gestione degli uffici del Giudice di Pace.

In particolare, si richiama l’attenzione sulla normativa esistente, secondo la quale, come da nota del Presidente del Tribunale di Foggia del 24/11/2014, per garantire il corretto funzionamento degli uffici del giudice, è necessaria la presenza di personale con specifiche qualifiche: D1, B3, B1 e A. Tuttavia, emerge che l’amministrazione, contrariamente a quanto stabilito, sembra ignorare tale disposizione, adottando soluzioni discrezionali che non rispettano i requisiti di legge, generando un Danno Erariale significativo per l’ente. Un “orrore” che dovrà essere spiegato alla Corte dei Conti, e ai restanti Comuni Consorziati, che potranno legittimamente non accettare di versare somme a loro non dovute, visti gli errori clamorosi commessi.

Nello specifico l’attuale Funzionario Giudiziale ha una categoria D5 a fronte di una D1, abbiamo invece dipendenti di Categoria C3, tra cui vigili urbani, a fronte di una categoria B, come espressamente indicato dall’Art. 7 della Convenzione di tutti i Comuni Consorziati che utilizzano tale servizio. Una anomalia che genera ulteriore debito, viste le differenze economiche e retributive non trascurabili per i salti di categoria. Al momento attuale manca del tutto anche la specifica rendicontazione che metta in luce anche degli aumenti previsti dal rinnovo del contratto collettivo del 2022. Ad oggi non sappiamo se ci sono posizione debitori tra i Comuni Consorziali, quanto incide il personale assegnato sulla spesa complessiva e quale sia nello specifico la spesa annuale del Comune di Manfredonia come Ente Capofila.

Pertanto sembra lecito chiedersi: quanto ancora dovrà soffrire questo palazzo infestato dalle apparizioni di scelte contabili improvvisate?

Sembra vano anche ripararsi dietro l’ennesima operazione di variazione di Bilancio, considerando che dei personal computer, coperti dai 10.000 euro della variazione, che dovevano permettere agli stessi funzionari degli uffici del Giudice di Pace di aumentarne le performance, nemmeno l’ombra.

Pertanto l’invito all’amministrazione è chiaro: allontanare una volta per tutte gli spettri della gestione approssimativa e riportare ordine, competenza e trasparenza nelle stanze del Comune. Ordine e chiarezza invocata all’unanimità dalla prima Commissione con delega al personale e agli affari generali, riunitasi nella serata di martedì 29 ottobre 2024, che nei prossimi giorni incontrerà gli Organi dei revisori dei Conti per avere conferma di quanto già espresso dal Consigliere Palumbo nel corso della sua interrogazione.

Basta con i rituali di evocazione degli spiriti del bilancio, occorre semplicemente “Studiare con serietà la materia”.

 

Città Protagonista

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