Domenica 22 Dicembre 2024

Provincia di Foggia: crescita moderata del sistema economico nel 3° trimestre del 2024

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Segnali di fiducia per il sistema imprenditoriale italiano nel 3° trimestre 2024, ma non mancano le ombre. Bene i settori dei servizi professionali e del turismo, meno bene quelli del commercio e dell’artigianato. Sulla base dei dati Movimprese al 3° trimestre, si registra un saldo attivo di 15.227 attività economiche, frutto di 62.599 nuove iscrizioni e 47.372 cessazioni. Un risultato al di sotto della media degli ultimi dieci anni, che vede un incremento sia delle nuove aperture che delle cessazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il tasso di crescita nazionale si attesta allo 0,26%, senza variazioni significative rispetto al 2023.

Le imprese artigiane registrano un rallentamento nella crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel 2023, il tasso di crescita era stato del +0,22%, mentre nel periodo attuale del 2024 si attesta solo a +0,09%, evidenziando una diminuzione di oltre un decimale percentuale.

Per quanto riguarda la provincia di Foggia, la dinamica imprenditoriale riflette l’andamento nazionale. Con 657 nuove iscrizioni e 539 cessazioni, il saldo positivo di 118 unità rappresenta un tasso di crescita trimestrale dello 0,17%. Molto bene le società di capitali che registrano un incremento dell’1,09% (Foggia prima in Puglia), un segnale di fiducia nel tessuto economico locale e di una tendenza verso la creazione di imprese più strutturate. Tuttavia, le società di persone e le ditte individuali hanno mostrato un leggero calo, rispettivamente del -0,16% e del -0,15% che potrebbe riflettere una difficoltà di queste forme giuridiche a competere in un contesto economico sempre più esigente e complesso.

Nonostante il saldo positivo, il settore dell’artigianato evidenzia una leggera contrazione, in linea con il dato nazionale.

Per il Presidente Di Carlo “i dati Movimprese dimostrano un momento di stasi del sistema economico italiano. La provincia di Foggia non si discosta molto dai risultati regionali e nazionali e questo evidenzia una difficoltà complessiva di fare impresa nel Belpaese. Bisogna fare di più – sostiene Di Carlo – per aiutare le imprese a crescere ed è necessario lavorare con i giovani sulla cultura d’impresa e l’imprenditorialità: una sfida ma anche una necessità per il sistema economico e sociale del nostro territorio”.

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