Sabato 5 Ottobre 2024

Andare o restare? Una nuova narrazione…

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Il dilemma che tormenta le nuove generazioni: restare o partire? I dati statistici pubblicati dalla Regione Puglia rilevano un esodo delle nuove generazioni all’estero per cercare migliori condizioni di vita e di lavoro. È come se la città di Andria fosse scomparsa. È allarmante! Anche la popolazione di Manfredonia sta diminuendo sensibilmente. Come arrestare questa emorragia di giovani laureati e super preparati, insoddisfatti del proprio territorio. Ciò è emerso durante un incontro tenutosi, sabato scorso, nell’auditorium del Liceo Galilei/Moro, nell’ambito del progetto di educazione civica. Alle domande poste dalla Compagnia teatrale della Bottega degli Apocrifi hanno fatto eco le risposte degli studenti, marcando la volontà di voler studiare nelle città metropolitane del Nord Italia per poi cercare un’occupazione più remunerativa e soddisfacente dopo essersi laureati. A questa narrazione si oppone quella del giovane manfredoniano Marco Nasuto. Egli racconta che circa dieci anni fa realizzò con il fratello Andrea un video pubblicato su Youtube con la modica spesa di 23 euro. Il docufilm “Made of Limestone” (fatti di roccia calcarea) fu ideato al rientro dalla loro esperienza di studio a Roma e a Milano. Ebbe migliaia di visualizzazioni ed apprezzato dall’Università britannica. Come tutti i giovani laureati del Sud si posero il quesito se tornare a casa o andar via definitivamente “Run away or stay”. Durante il convegno, Marco spiega che grazie alla tecnologia informatica è potuto tornare a Manfredonia, lavorando da remoto. Il documentario, proiettato in parte, narra le bellezze del Gargano e l’accoglienza calorosa dei suoi abitanti ma anche i fatti storici che l’hanno tormentata. Continua Marco, sostenendo che da adolescente come i tanti studenti presenti, avvertiva un sentimento di “rabbia” perché non accettava le condizioni in cui il nostro amato territorio è stato e continua ad essere condizionato da drammatiche scelte. Non è giusto dover optare tra Lavoro o Salute come accadde negli anni’70 quando si insediò l’industria petrolchimica ex Enichem. Si pagò lo scotto dei decessi degli operai malati di cancro a seguito dell’inquinamento dei gas cancerogeni fuoriusciti dallo scoppio della colonna d’arsenico, quel 26 settembre 1976. Da allora Manfredonia non fu più la stessa. La popolazione prese coscienza del proprio destino, mobilitandosi nel’88 per cacciare la “nave dei veleni” la Deeep Sea Carrier. In seguito, la città si spaccò fra i pro e contro la chiusura dell’allora ANIC. Il motto era: “meglio morire di lavoro che di fame”! Un altro avvenimento narrato nel suddetto docufilm ricorda la rivolta di 40 donne manfredoniane che proposero ricorso alla Commissione UE per il disastro ambientale. Dopo dieci anni nel 1998, la Corte Europea riconobbe la violazione dei diritti dei cittadini di Manfredonia cagionata dal petrolchimico, risarcendo le donne ricorsiste. La “narrazione” fu ripresa in “Sotto Sopra, la città salvata dalle donne”, spettacolo teatrale realizzato dalla Bottega degli Apocrifi. Allora i tre giovani artisti che fondarono la Compagnia teatrale decisero di tornare a Manfredonia dopo i loro studi accademici a Bologna. In circa vent’anni d’attività, hanno coinvolto la cittadinanza e gli studenti di Manfredonia nella formazione di una coscienza sociale responsabile attraverso una nuova narrazione di una città che vuole riscattarsi e cambiare il proprio destino. Auspichiamo che le nuove generazioni lottino contro le scellerate scelte di amministratori e disonesti imprenditori che arraffano i contributi pubblici a scapito della salute e dell’ambiente. Abbiano la forza di ritornare e riscrivere una nuova “pagina”, amando la loro terra.

di  Grazia Amoruso

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