Il gaming al servizio della cultura, per arricchire e diversificare il racconto dei luoghi d’arte. C’è una importante contaminazione tra archeologia e tecnologia nel progetto a cura della Direzione regionale Musei nazionali Puglia, realizzato grazie al finanziamento del PON “Cultura e Sviluppo” FESR 2014-2020. Asse I. Linea di Azione: 6c.1.b, legato alla digitalizzazione del patrimonio culturale.
L’iniziativa, che ha visto la collaborazione con l’IISS “Colamonico – Chiarulli” di Acquaviva delle Fonti e il supporto di MAKER CAMP Srls, la società esperta nella realizzazione di videogames e strategie di comunicazione innovative, nasce per elevare il videogioco a forma d’arte e a mezzo per conoscerla, ripensando all’interazione con il pubblico del Parco archeologico di Siponto, attraverso nuovi linguaggi.
Considerato un utilissimo strumento per avvicinare le giovani generazioni e per rendere la visita nei luoghi della cultura occasione di socialità e conoscenza, il videogioco è ispirato al mondo a cubetti di Minecraft. Il risultato? La creazione di una mappa Minecraft che permette a tutti di immergersi nella storia di Siponto in modo interattivo e divertente e di un’app che consente la fruizione all’interno del Parco archeologico, con missioni e sfide per ripercorrere la storia del luogo.
Appuntamento domenica 29 settembre alle ore 11.30, per la presentazione dei nuovi strumenti digitali legati al gaming.
«Il gioco rappresenta, ormai, un vero e proprio strumento per l’apprendimento – spiega il delegato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia, arch. Francesco Longobardi, e responsabile del progetto – L’obiettivo che ci siamo prefissi sin dall’inizio del percorso è stato quello di utilizzare il gioco come punto di partenza per parlare con gli studenti, accrescendo la loro motivazione e curiosità di apprendimento. Ringrazio l’IISS “Colamonico- Chiarulli”, in particolare le due classi coinvolte nell’ambito del un percorso di competenze trasversale per l’orientamento, afferenti agli indirizzi “Turismo, Informatica e Telecomunicazioni”, e le loro docenti tutor. Fondamentale è stata la collaborazione con gli sviluppatori e il game designer di Maker Camp, azienda specializzata nella creazione di esperienze educative attraverso i più popolari videogiochi come Minecraft, Roblox e Fortnite».
«Si conferma il nostro impegno quotidiano – commenta la direttrice del parco, dott.ssa Annalisa Treglia – a rendere i musei sempre più inclusivi, luoghi del sapere in cui famiglie, adulti e bambini possano avvicinarsi al patrimonio culturale attraverso linguaggi facili, accessibili e coinvolgenti».
«Ci siamo piacevolmente approcciati a questo progetto, consapevoli dei benefici che derivano dall’interazione tra scuola e cultura – commenta la dirigente scolastica dell’istituto Colamonico- Chiarulli, prof.ssa Chiara Losurdo – a margine di questo percorso possiamo dire che le ricadute positive per gli studenti sono state davvero numerose, in termini di apprendimento, interesse e partecipazione. Ci auguriamo che siano sempre più numerose esperienze simili tra il mondo della scuola e i luoghi della cultura».