Il Manfredonia vince la prima al Miramare, finalmente agibile in tutte i suoi settori: tribuna, curve e gradinata. Mancava il pubblico delle grandi occasioni, sappiamo che i sipontini non si fidano delle prime uscite. Dopo il tonfo di Francavilla, in casa della Virtus, allestita per tornare tra i professionisti, mister Franco Cinque e i suoi ragazzi erano attesi ad una prova convincente e, soprattutto, ai tre punti. Una 
vittoria risicata, contro un avversario, il Fasano, che forse non meritava completamente la sconfitta: ha perso per non aver concretizzato le poche azioni create. Ai sipontini è bastata la marcatura del giovane Alessio Porzio, 2004, per mettere al sicuro tre punti fondamentali in questo momento della stagione. La squadra non è al massimo del suo rendimento. Mancano due pedine importanti: Souleymane Coulibaly, 2004, e soprattutto Michele Scaringella, 1995, attaccante con tante reti all’attivo, anche in serie D. L’organico è stato molto rinnovato negli under che hanno bisogno di tempo per inserirsi nei meccanismi del mister di Manfredonia. Quest’anno a far la differenza saranno gli over, aumentati di una unità. Le società danarose potranno schierare in campo un esperto in più rispetto allo scorso anno, magari un ex professionista. Facile pensare quanto questa scelta penalizzi i più giovani, che saranno in numero inferiore anche in panchina, e quanto faccia aumentare i costi per ingaggiare over che possono guadagnare anche più dei professionisti. Il Manfredonia e il DS, Livio Scuotto, devono sempre fare i conti con budget ancora “da salvezza” e ingegnarsi per dare al tecnico sipontino un organico adatto alla categoria, la quarta serie nazionale. Anche quest’anno il Mister Franco Cinque, a piccoli passi e cominciando dalla fase difensiva, sta plasmando l’organico per arrivare alla salvezza prima dello scorso anno. Domenica si va ad Angri, diretta concorrente alla salvezza; un altro test per capire quanto la squadra stia progredendo verso la migliore condizione.
di Antonio Baldassarre
