Giovedì 26 Settembre 2024

Seconda tappa della residenza culturale Sammecalère 2.0: l’innovazione

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Dopo l’appuntamento di maggio torna a settembre l’appuntamento con l’iconografia micaelica con la realizzazione di un’opera di street art nel centro storico di Monte Sant’Angelo

 

La residenza è progettata e organizzata da Green Cave di FestambienteSud nell’ambito delle attività di Monte Sant’Angelo Capitale della Cultura di Puglia

 

Dal 20 al 23 settembre 2024, dopo le due settimane di maggio dedicate all’antica arte dei Sammecalére, gli statuari dell’arcangelo Michele che per secoli hanno riprodotto l’immagine angelica scolpendo la pietra garganica, tornano le attività della residenza Sammecalére 2.0 con un focus sui nuovi linguaggi dell’arte sacra. Saranno Caktus & Maria dell’associazione Kaleidos gli artisti residenti che, in largo Totila, nel quartiere più antico della città UNESCO, realizzeranno un’opera di street art dedicata all’Arcangelo. L’esecuzione sarà realizzata come open art, con la possibilità per i cittadini di seguire dal vivo le diverse fasi di realizzazione.

 

Nel frattempo Ennio Lizzi, artista residente della prima tappa, ha consegnato l’opera in pietra finita, che attualmente è esposta e visitabile nella Green Cave a disposizione dei cittadini prima di trovare una collocazione pubblica in un luogo della città.

 

La residenza, realizzata da Legambiente FestambienteSud e sostenuta da Comune di Monte Sant’Angelo e Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito delle attività della Capitale della Cultura Puglia 2024, è articolata su due momenti, a maggio il primo e a settembre il secondo, e mira alla rinascita dell’arte di creare, a Monte Sant’Angelo, oggetti e opere d’arte e artigianato che raffigurano l’immagine di San Michele, onorando l’antica tradizione degli statuari dell’Arcangelo Michele, gli antichi Sammecalére, che nei locali del Santuario scolpivano la pietra garganica per raffigurare l’angelo guerriero. Il progetto mira a recuperare l’arte scultorea e al contempo a esplorare tutte le possibilità d’innovazione.

 

Questa seconda tappa della residenza proseguirà in ottobre con la realizzazione di momenti di formazione con esperti dei diversi linguaggi dell’arte contemporanea e con workshop culturali che avranno il compito di chiudere l’esperienza della residenza.

 

CHI ERANO I SAMMECALÈRE

Nel passato Monte Sant’Angelo era il luogo dove si fabbricava l’immagine della santità.

Erano numerose le botteghe dove, lavorando la pietra gentile e l’alabastro con sapienza artigiana e, in molti casi, anche con competenze artistiche, si scolpivano e assemblavano le statue di San Michele, diverse per dimensioni e a volte per materiali, ma, almeno negli ultimi tre secoli, abbastanza simili tra di loro. L’Arcangelo Michele dei Sammecalère, così erano chiamati questi statuari specialisti, era raffigurato con il volto angelico, la corona, l’armatura, la catena, una chioma fluente mossa da lunghi boccoli e, naturalmente, la spada dietro la testa nell’atto di colpire Satana che, raffigurato nelle sembianze di un primate, era incatenato e bloccato sotto i suoi piedi.

Questo per secoli, fino a quando, negli ultimi decenni, le famiglie che tramandavano l’arte di generazione in generazione, progressivamente hanno abbandonato le botteghe e smesso di lavorare del tutto, fino all’estinzione di un mestiere.

Così Monte Sant’Angelo ha smesso di essere la fabbrica dell’immagine di San Michele.

 

SAMMECALÈRE 2.0

Il progetto Sammecalére 2.0, promosso dalla Green Cave di FestambienteSud, nato durante la pandemia grazie a un sostegno di Teatro Pubblico Pugliese e Regione Puglia nell’ambito del fondo speciale per cultura e patrimonio culturale, mira al rilancio della tradizione della riproduzione artigianale dell’immagine di San Michele sia tramite un recupero della tradizione, sia con l’utilizzo dei linguaggi artistici contemporanei. La filosofia del progetto è recuperare l’antica abitudine e le competenze tradizionali, ma al contempo facilitare anche l’attualizzazione della produzione creativa delle immagini di San Michele con l’utilizzo dei nuovi linguaggi visivi della contemporaneità.

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Capitanata · Comunicati · News

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