Individuate anche le risorse finanziarie necessarie
LE BARRIERE architettoniche sono quegli ostacoli urbanistici che non permettono la completa mobilità di coloro che, per una qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita. Manfredonia offre un campionario fortemente assortito di barrire architettoniche pubbliche (i privati provvedono autonomamente). Le passate amministrazioni sotto il pressare delle tante proteste da parte di disabili, sono intervenute (quando hanno ritenuto) nel modo peggiore, tanto da aggiungere paradossalmente pericolo a pericolo. Il campionario è sotto i… piedi di tutti.
ORA PARE che qualcosa di serio si muova, si corra ai ripari in maniera organica. Cominciando dalla base. Dalla redazione di un “Piano di eliminazione delle barriere architettoniche”, elaborato «secondo le modalità stabilite dalla Legge del 28 febbraio 1986, n. 41, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, del Decreto Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503 (Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici) e della Legge Regionale 28 dicembre 2018, n. 67, art. 87» si legge nella delibera approvata dalla giunta La Marca su proposta dall’assessore alla Rigenerazione e pianificazione urbana, Giovanni Mansueto.
LE LINEE di indirizzo consegnate al Dirigente del settore Urbanistica e sviluppo sostenibile, contemplano: mappatura degli edifici pubblici o di uso pubblico esistenti e degli spazi urbani aperti; raccolta delle informazioni necessarie ad acquisire un quadro esaustivo delle tematiche in tema di accessibilità degli spazi pubblici e degli edifici pubblici; individuazione degli interventi prioritari con la collaborazione delle associazioni rappresentative delle persone con disabilità; redazione dell’elenco degli interventi, individuazione delle priorità e della relativa stima economica ai fini del successivo inserimento delle connesse opere nella programmazione dei lavori pubblici; redazione supporto cartografico informativo collegato ad uno schedario con immagini per agevolare l’attuazione ed il monitoraggio del Piano, quali principali strumenti individuati per l’aggiornamento del Piano medesimo ed il controllo dell’effettuazione degli interventi programmati.
NATURALMENTE il PEBA è supportato da un piano economico. La delibera approvata comprende l’atto di indirizzo al Dirigente del settore economico e finanziario, di «prevedere apposito capitolo di bilancio a cui destinare il 15 % degli oneri di urbanizzazione di cui all’art. 3 della legge 28 gennaio 1977, n. 10 (Norme per la edificabilità dei suoli) e dalle sanzioni in materia urbanistica ed edilizia, nonché dalle sanzioni amministrative pecuniarie derivanti da inosservanze di norme relative al diritto di libero accesso in spazi pubblici riservati ai portatori di handicap motori e sensoriali, ai fini dell’abbattimento delle barriere architettoniche per le opere, edifici, impianti esistenti di competenza dell’Ente, comunicando alla Regione Puglia, entro il 30 settembre di ogni anno, il capitolo di bilancio e le somme previste in esso».
LE SUCCESSIVE fasi esecutive del PEBA prevedono l’affidamento ad un professionista l’incarico di redigere il piano delle opere da eseguire.
Michele Apollonio