Sapere inventare con gli altri il proprio futuro è una delle maggiori riserve di energia rivoluzionaria di cui il mondo possa disporre per liberare nuove possibilità di cambiamento. Anche un centro educativo può diventare, nel suo piccolo, un cantiere di tutto questo.
Danilo Dolci
Carissime e carissimi,
Dirigenti, Docenti, studentesse e studenti, personale non docente e amministrativo di tutte le scuole di ogni ordine e grado, a tutte e a tutti coloro che costituiscono la comunità educante della nostra città, ciascuna e ciascuno nel suo ruolo e nella sua opera di formazione e cura verso le generazioni che sono il nostro futuro, buon cammino per questo nuovo anno scolastico!
La citazione iniziale di Danilo Dolci rappresenta la direzione che vogliamo perseguire insieme a voi. La scuola, infatti, rappresenta il cantiere del cambiamento, nonché una delle maggiori riserve di energia rivoluzionaria capace di liberare “possibili futuri” verso una società che sia «creatura viva di creature».
La scuola, come abbiamo potuto sperimentare in questi anni, resta nelle nostre comunità un presidio di democrazia e civiltà, che ci richiama alla responsabilità nei confronti del futuro che dobbiamo costruire insieme alle nuove generazioni, in ascolto reciproco.
Auguriamo, in questo comune inizio, a tutte e tutti noi di saper fare comunità, di progettare percorsi che alimentino la partecipazione e il desiderio di contribuire secondo la propria specialità ad un cambiamento necessario invocato da più parti.
“Dobbiamo farlo insieme questo cambiamento!”
Questa frase è riecheggiata nell’intervento di Don Luigi Ciotti in visita nel nostro territorio, un discorso che ribadiva la posizione militante di noi adulti, che siamo chiamati a trasmettere il sapere, le esperienze, la conoscenza non tanto con le parole ma con la presenza, con la voglia di mettersi in gioco. Per educare, bisogna stare nel mondo, coglierne le inquietudini, le aspirazioni, le ferite, derivate da squilibri ambientali e sociali, per rigenerare un pensiero di “educazione nella relazione fra le generazioni” che deve diventare, nei nostri contesti, una relazione di reciprocità.
In questi contesti diventa essenziale l’attività delle nostre comunità scolastiche, svolte quotidianamente con generosità, coraggio e umanità, per sviluppare competenze e talenti nella valorizzazione e convivenza delle differenze. Abbiamo ascoltato le ragazze e i ragazzi, convenuti per celebrare l’inizio dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima di Siponto, chiedere di affiancarli nel loro percorso di crescita, sappiamo che loro sono la nostra più grande risorsa e con loro sapremo imparare per far crescere e migliorare la nostra comunità.
Il Sindaco – Domenico la Marca
L’Assessora all’istruzione pubblica – Cecilia Simone