Sabato 7 Settembre 2024

Agricoltura e Pesca a Manfredonia: possibile ripresa economica?

0 0

L’estate sipontina ha registrato il sold out di presenze turistiche culminata con la festa patronale dedicata a Maria SS di Siponto e il primo settembre a Sant’Andrea, patrono dei pescatori. La tradizionale processione a mare è stata molto sentita dalla cittadinanza con una straordinaria partecipazione di motopescherecci e vari natanti. Manfredonia ha nel proprio DNA l’amore per il mare che lambisce la lussureggiante costa dell’omonimo Golfo. Il mare è una risorsa preziosa, fin dagli anni ’70 ha rappresentato l’humus vitale per lo sviluppo del comparto marittimo, diventando la terza marineria più importante d’Italia. Nei decenni a seguire la flotta peschereccia si è sempre più ridotta di oltre il 70%, oggi conta poco più di 180 imbarcazioni, più di 1000 addetti e 15 cooperative oltre l’indotto connesso alla commercializzazione. I fondali del Golfo di Manfredonia sono ricchi di tante specie di pesce azzurro molto pregiato che in passato si riusciva più facilmente ad esportare nel Nord Italia e all’estero. Con la globalizzazione economica, l’agguerrita concorrenza sleale dei paesi esteri emergenti che commercializzano un prodotto “non altamente di qualità” ostacola il nostro mercato. Occorrono più investimenti e adeguate tecnologie all’avanguardia per effettuare la commercializzazione elettronica del pescato del nostro Golfo, vendendolo in tempo reale in tutto il mondo. Stessa sorte per l’agricoltura. Ricordiamo la protesta dei trattori di qualche mese fa che chiedeva all’UE di tutelare i prodotti degli Stati membri più sani e controllati. A causa dell’aumento dei costi energetici e l’inasprimento delle direttive comunitarie anche le aziende agricole italiane sono in sofferenza, soppiantando il grano di Capitanata, considerato un tempo il “granaio d’Italia”, con quello canadese nocivo per la salute perché adottano il diserbante glifosato, noto per essere cancerogeno. Sarebbe opportuno investire le risorse del PNRR in Capitanata in nuove produzioni agricole, riscoprendo i grani antichi più tollerati anche dai celiaci. Nell’ambito della pesca, Manfredonia potrebbe utilizzare le zone abbandonate dell’area industriale per impiantare nuove strutture per la trasformazione, conservazione e commercializzazione del nostro pregiato pescato come un tempo avveniva con l’azienda De Cristofaro. Ciò consentirebbe un maggior impulso all’economia del territorio, soddisfacendo la richiesta di lavoro delle maestranze locali, costrette a cercare altrove migliori condizioni di vita. In alcuni territori del Sud Italia come in Calabria e in Sicilia si avverte una controtendenza di giovani laureati che dopo esperienze lavorative all’estero tornano nella terra natìa, investendo le proprie ambizioni imprenditoriali nei settori tradizionali della pesca e dell’agricoltura con un approccio più green e tecnologico. Ciò si sta verificando anche in Capitanata. Alcuni imprenditori di San Marco in Lamis, Pietro Gentile e Michele Steduto, hanno coltivato enormi distese di cotone biologico, trasformandolo per produrre pregiati filati utilizzati nella realizzazione di camicie d’alta sartoria e commercializzate oltre oceano. Quando si investe in Sviluppo e Ricerca, sfruttando le preziose risorse (terra e mare), offerte generosamente da madre natura si può creare impresa e crescita economica anche al Sud, rispettando i diritti dei lavoratori come sostiene Padre Franco Moscone: “Cammina con in una mano la Costituzione che ti permette di riconoscere i diritti da difendere e i doveri da assolvere e con l’altra il Vangelo che ti insegna la logica dell’amore e della carità”.

di Grazia Amoruso

Articolo presente in:
News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
 
 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com