Il Manfredonia Festival 2024 un tentativo di destagionalizzare il turismo
“CASERECCIA” è stata definita così da certa parte della opposizione politico-amministrativa al governo La Marca, la programmazione del “Manfredonia Festival 2024” varata dalla nuova compagine amministrativa insediatasi a Palazzo San Domenico. “Casereccia” perché, a giudizio degli oppositori, non presenta nomi o eventi di grido, ma solo iniziative pescate nel contesto cittadino. Una polemica abortita sul nascere. Quello che, frettolosamente, era stato giudicato un handicap, si è rivelato, alla luce di quanto prodotto, un valore aggiunto, una corale presa di coscienza di una opportunità da valorizzare. Quel che sembrava un ripiego di emergenza si è rivelato un laboratorio da praticare e sviluppare.
«E TUTTO realizzato in pochi giorni: la giunta si è insediata il 22 luglio e l’otto agosto abbiamo pubblicato il programma del Manfredonia festival 2024» evidenzia l’assessore al ramo Francesco Schiavone che respinge il rilievo di non aver effettuato alcun “avviso pubblico”: «non è obbligatorio» ha affermato «e qualora lo avessimo emesso sarebbero occorsi quindici giorni prima che diventasse operativo: l’estate sarebbe finita».
È VENUTO fuori un cartellone di eventi giornalieri di ogni genere che esaltano le spesso sottovalutate e ignorate capacità e ingegnosità culturali e operative di tanti manfredoniani. Per certi versi una scoperta entusiasmante. Sono state tante le proposte avanzate che è stato necessario allungare il Festival fino ad ottobre. Il “casereccio” diventato marchio di qualità.
«OLTRE al periodo strettamente estivo – ha realizzato il sindaco Domenico La Marca – abbiamo posto le premesse per destagionalizzare l’offerta turistica di Manfredonia. Una prospettiva di grande interesse economico mai pensata e tanto meno realizzata in passato. L’edizione 2024 del Manfredonia Festival arricchisce l’offerta culturale della città con un programma ricco e variegato mirato a valorizzare il sostanzioso patrimonio artistico culturale della nostra città. L’impegno assunto – rileva La Marca – è stato quello di ottimizzare l’uso delle risorse disponibili, favorendo la collaborazione tra soggetti pubblici e privati e incentivando la partecipazione attiva delle realtà locali, ristabilendo quella fiducia banalmente offuscata. Manfredonia Festival – afferma il sindaco – è molto di più di una semplice rassegna estiva, ma è un momento di incontro, di scambio e di crescita per tutta la nostra comunità; una occasione per riscoprire le nostre radici e proiettarci verso il futuro con lo sguardo rivolto all’arte e alla bellezza».
IN QUESTO contesto si inserisce la collaborazione con il Teatro pubblico pugliese, la Bottega degli Apocrifi, le associazioni culturali e soggetti privati locali, il nerbo pulsante della città. Il termine della programmazione è il 6 ottobre, ma la stagione potrebbe essere allungata. Manfredonia possiede le fondamentali prerogative climatiche, ambientali e operative per proporsi come località turistica illimitata. Nella proposta del Festival è presente tanta musica, dalla jazz alla classica, concerti blues, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e di pittura (straordinaria quella annuale di Franco Troiano), aperture straordinarie dei tanti riferimenti culturali (Musei, chiese, parco archeologico), presentazioni di libri, masterclass, atteso il ritorno della Festival della chitarra e la rassegna di Mille e una notte. E tanto altro da scoprire giorno per giorno.
Michele Apollonio