Svolgeva attività di intrattenimento non autorizzata
«ORDINA la sospensione temporanea dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande presso il locale ubicato in Piazzetta del Daino n.1 denominato Minami con contestuale chiusura dei locali per 7 giorni consecutivi, dal giorno successivo alla notifica della presente ordinanza». Lo ha disposto con provvedimento emesso il 10 agosto scorso, il dirigente delle Attività produttive del Comune, Tommaso Gioieni, dopo i controlli effettuati dalle forze dell’ordine. Contestate e rigettate le numerose SCIA presentate dal titolare dell’attività.
La SCIA è un’autocertificazione da parte dell’imprenditore che conferma di essere in possesso dei requisiti per l’avvio della propria attività economica. I requisiti che l’imprenditore autocertifica attraverso la SCIA sono sia quelli soggettivi che i requisiti oggettivi previsti dalla legge a seconda dell’attività economica che si andrà a svolgere.
LE CONTESTAZIONI elevate al bar Minami di Siponto riguardano in particolare «l’ampliamento dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande nell’area recintata di circa trecento metri quadri ubicata dalla parte opposta al pubblico esercizio rispetto alla Piazzetta del Daino, area di proprietà del Consorzio di bonifica della Capitanata», ove si esercitava «l’attività di intrattenimento con serata danzante, musica dj set con consolle e casse attive, di fatto udibile dalla strada, con la presenza di 250 circa avventori intenti a bere e partecipare all’evento musicale in atto».
L’ORDINANZA evidenzia che «Risulta frequente l’utilizzo del bar Minami per organizzare sistematicamente ogni fine settimana attività di intrattenimento musicale prive dei connotati dell’accessorietà tipizzati dalla giurisprudenza ricadendo invece nelle attività di intrattenimento oltre le ore 24.00 svolte senza le licenze previste dall’art. 68 Tulps.».
DI QUI «ravvisandosi il permanere degli elementi di abuso dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande», il provvedimento di sospensione temporanea dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande. Praticamente la chiusura dell’attività.
IL PROVVEDIMENTO adottato nei confronti del locale di Siponto, non è l’unico: ordinanze simili sono state già emesse e eseguite nell’ambito di un generale controllo delle attività estive rientranti nel contesto delle disposizioni adottate dal Comune di Manfredonia, su sollecitazione dei cittadini che a più riperse hanno richiesto, con proteste pubbliche, l’intervento delle competenti autorità per l’esecuzione dei controlli in applicazione delle vigenti leggi e delle ordinanze sindacali emesse.
IL ROVESCIO della medaglia segnala un aspetto dolente della questione: riguarda il personale addetto a quelle attività colpite da ordinanze di sospensione sia pure temporanea. Un effetto collaterale ineludibile. Leggi, regolamenti e ordinanze sono emanate tenendo conto dei vari aspetti del buon vivere comune, ci sono e vanno rispettati, da qualunque soggetto interessato.
Michele Apollonio