Dopo le Ordinanze sindacali copia/incolla, l’apertura di un Infopoint turistico già aperto ed altri pochi inutili miracoli millantati, l’Amministrazione La Marca, mentre l’estate sta già finendo, con il “Manfredonia Festival” esce finalmente allo scoperto con tutte le sue vere capacità ed intenzioni di pseudo governo della città.
A oltre un mese e mezzo dal ballottaggio ed a due settimane dall’insediamento di un’impalpabile Giunta figlia solo delle spartizioni interne al centrosinistra e non delle competenze, l’Amministrazione La Marca è passata subito all’incasso mettendo maldestramente mano nelle tasche dei cittadini. Ha travestito da salvifico piano di promozione ed animazione turistica estivo un raffazzonato elenco di piccole manifestazioni caserecce utili a dare la prima mancia ad “ambienti perlopiù vicini”.
Un’operazione da 60mila euro di soldi dei cittadini, senza che vi sia traccia di qualcosa di turisticamente davvero attrattivo, che si svolgerà anonimamente tra agosto ed ottobre, anche con diverse ripetizioni rispetto al programma già proposto nel 2022 e 2023 dall’Amministrazione Rotice (vedasi concerto degli “Scarrafoni”, “Tutti i Cinema minuto per minuto”, i concerti all’alba, ecc.).
“Ma sono del mestiere questi?”, direbbe Checco Zalone.
Ma, non è tutto. C’è qualcosa di molto più grave. In barba alle più elementari regole delle sbandierate legalità e trasparenza, le attività sono state inserite e finanziate senza che vi sia stato alcun Avviso Pubblico che permettesse a tutti in egual misura di poter presentare delle proposte e poter fruire di risorse della Pubblica Amministrazione, procedure sempre attivate di prassi dall’Amministrazione Rotice sia per l’organizzazione del Carnevale che del cartellone estivo, venendo sempre ingiustamente vessata mediaticamente proprio da chi oggi siede tra quei banchi della Giunta.
La fame di potere è tanta e la memoria troppo corta. Come ampiamente previsto stanno facendo sì futuro, ma non quello di Manfredonia, ma bensì quello degli affari loro. Mance allegre, mentre la città sprofonda nel degrado e nella desolazione più totale.
STRADA FACENDO