Sarà una doppia presentazione quella della sesta serata di Liberi Libri, ad animarla saranno Raffaella La Torre con il suo Almanacco del giorno dopo e Carlo Trotta con Il vecchio mondo ritrovato. Memoria di un fungo.L’incontro, come di consueto, si terrà alle 19:30 presso la terrazza della sede dell’ITST in Piazzetta Mercato, venerdì 2 agosto.
Almanacco del giorno dopo analizza, per tratti essenziali, il modello di sviluppo che l’Occidente si è dato con lo sviluppo della tecnologia e l’espansione del capitalismo industriale, a partire dalla Belle Époque. La borghesia ottocentesca prospettava un futuro florido, una felicità materiale per tutti, comprese le classi più misere della società, coinvolte in processi di produzione e sottomissione a un lavoro che, via via, diventava sempre più alienante e disumanizzante. Con la tecnicizzazione e la globalizzazione (intesa come occidentalizzazione del mondo), sono invece aumentate le disuguaglianze sociali, le forme di povertà, le migrazioni di massa e sono andate acuendosi, nei vari popoli, chiusure identitarie e odio nei confronti del diverso. Ciò ha prodotto scontri e conflitti sociali nelle aree più disagiate del pianeta e la guerra alle porte dell’Europa.
Il vecchio mondo ritrovato. Memoria di un fungo. Tra l’ironia e il grottesco, un mondo futuribile è fondato sulla felicità e sull’armonia, regolato dalla perfezione; esso ha debellato il vero ed unico male che minaccia l’uomo nella sua più intima essenza, la solitudine, e il ricordo della problematicità dell’esistenza viene saggiamente rielaborato mediante il ricorso alla mitologia di antichi legislatori e all’educazione programmata. Ma questo lubrificante, che dovrebbe consentire all’immenso meccanismo di funzionare alla perfezione, paradossalmente può provocare un deficit comunicativo; il protagonista incomincia a vivere dentro di sé una crisi che, alla fine, gli consentirà di vivificare la sola e vera libertà che ogni uomo possiede da sempre, la propria coscienza.
