La motonave Elia Jet effettua il servizio giornaliero estivo che andrebbe potenziato
GLI INDUGI sono finiti, si salpa per le Isole Tremiti. La motonave “Elia Jet” ha lasciato il porto di Manfredonia per far rotta verso le Isole Tremiti. Rimarrà in servizio fino al primo settembre prossimo. Il traghetto ha mollato gli ormeggi dal molo di Ponente del porto storico di Manfredonia alle 7,30. Dopo aver costeggiato l’intero promontorio del Gargano, ha preso il largo con rotta le Diomedee.
UNA MINI crociera spettacolare al costo di 23 euro (andata e ritorno): è dal mare infatti che si comprende e si apprezza il Gargano. Per tanti versi una anteprima di quello che, non meno straordinariamente, espone l’arcipelago ancorato nel bel mezzo dell’Adriatico. Anche questo aspetto della traversata marina, concorre ad invogliare la gente ad approfittare del “passaggio” e godere una giornata diversa da trascorrere in una località tra le più ambite dal turismo internazionale, tra bellezze paesaggistiche, spunti di storia straordinaria, acque cristalline. Il sold aut è assicurato.
QUESTO appena avviato, è il terzo anno che si stabilisce il collegamento marittimo sulla tratta Manfredonia-Tremiti. Per tanti versi un romantico inverdire, sia pure limitato all’estate, del tradizionale servizio che veniva effettuato addirittura giornalmente anche in inverno, assicurato da una motonave che faceva base nel porto di Manfredonia.
AD ASSICURARE il servizio è l’ATI Gargano Metro Marine, unica a rispondere al bando indetto dalla Provincia di Foggia per la ricerca del gestore del servizio per il quale la Regione Puglia ha destinato, così come per i due anni precedenti, circa quattrocento mila euro. Una adesione per amore di patria, si potrebbe dire: le aziende che formano l’ATI sono la Ct Peschici Srl e Galli & Figlio Srl di Manfredonia. Nessun altro operatore del settore si è mai proposto per effettuare quel servizio. Una situazione che richiama serie riflessioni sul prosieguo del collegamento con Tremiti da Manfredonia.
RIMANENDO irrisolte queste condizioni – evidenzia Emanuele Di Sabato direttore della società armatrice del traghetto – l’avvenire del servizio è a forte rischio. Il fatto che si sia avviato con ritardo, quando cioè si è perso un intero mese estivo, è quanto mai sintomatico delle difficoltà che sono dietro ad una facciata molto incerta. Il collegamento via mare per Tremiti è ormai fatto acclarato: nei due anni precedenti c’è stata una forte adesione e non solo da parte dei turisti. Una realtà che espone larghi margini di sviluppo che va pertanto sostenuta adeguatamente, stabilmente. Nel caso contrario è destinata a sparire.
NON si può attendere – è l’osservazione – che la Regione conceda annualmente il finanziamento peraltro abbondantemente insufficiente ad assicurare il servizio per l’intera estate. I concessionari hanno bisogno di certezze nei tempi e nelle modalità per poter programmare tempestivamente, anche mettendoci del proprio, un servizio che costituisce una delle attrattive nell’ambito di quel turismo nostrano che tanto si vagheggia ma che in pratica rimane una bella parola priva dei sostanziali contenuti. Tra le proposte “in pectore” anche quella di un metrò o taxi del mare, che faccia la spola lungo la costiera garganica ricca di attrattive non solo paesaggistiche e balneari, suscettibili di interessanti elaborazioni turistiche e dunque economiche. Il mare è anche questo.
Michele Apollonio