Domenica 22 Dicembre 2024

FestambienteSud fa tappa a Mattinata con Salicornia, Bassolino, Napoli Segreta e 24 Grana

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Il 27 e 28 luglio proseguono a Mattinata gli appuntamenti del ricco cartellone di FestambienteSud, il festival itinerante di Legambiente per il Sud Italia diretto da Franco Salcuni e – per la tappa finale a Vieste – da Chiara Civello, quest’anno dedicato al tema del benessere.

Il 27 luglio, un cammino di trasferimento da Monte Sant’Angelo a Mattinata, a cura del festival Viator, impreziosito dal concerto del gruppo Salicornia (vedi sotto istruzioni per partecipare), nella piazza Santa Maria della Luce il festival meridionalista di Legambiente mette in scena un omaggio alla Napoli musicale proponendo tre espressioni della musica partenopea che danno uno spaccato dell’eccezionale laboratorio d’innovazione creativa che campeggia alle falde del Vesuvio.

Un sabato che presenta la prima prova d’autore del musicista partenopeo Dario Bassolino con la sua fresca composizione dello spettacolo Città Futura, con una formazione di grande impatto musicale composta da dieci qualificatissimi elementi, una vera bomba musicale che rappresenta a pieno il nuovo “sound meridionale”.

A seguire il progetto in dj set Napoli Segreta, un viaggio sonoro, tutto da ballare, attraverso mille Napoli diverse, condotto da Famiglia Discocristiana e DNApoli.

Il 28 luglio la tappa di Mattinata di FestambienteSud chiude con lo storico gruppo dei 24 Grana, che unisce l’energia tribale e la dinamicità del suono digitale in una miscela di dub, reggae, rock.

 

Dal 29 luglio, con il concerto dei Bala Desejo, il festival apre la tappa finale di Vieste per la sei giorni finale dedicata al Brasile, al Cile e alla grande poesia con Neruda e il Premio Strega.

 

Schede artistiche

 

SALICORNIA

Salicornia è il nuovo nome per il progetto The Charmin’ Elf, band nata a Foggia nel 1999 su iniziativa di Mara Campobasso e Nicola Cicerale. Da sempre interessata alla “world music”, o meglio, alle musiche del mondo (con una predilezione particolare per la tradizione irlandese), ha cominciato sin dagli esordi a produrre proprie canzoni usando strumenti, e a volte sonorità, di varie tradizioni europee e mediterranee, con un gusto creativo assolutamente personale, contemporaneo e non confinabile in “etichette”. Nel concerto si alternano composizioni originali della band e canzoni di altri autori, anche in questo caso scelti senza pregiudizi di genere e confini artistici.

I Salicornia sono:

Mara Campobasso: voce, arpa celtica

Nicola Cicerale: voce, chitarra, tastiere

Giovanni Mastrangelo: basso

Aldo Grillo: percussioni

Il ticket di 10 euro comprende il cammino condotto dalla guida Domenico Sergio Antonacci e il concerto di Salicornia. L’appuntamento per il cammino è alle ore 15.30 presso il parcheggio del cimitero di Monte Sant’Angelo. Al termine del cammino e del concerto, per le 20 circa, è previsto un transfert gratuito per il ritorno al parcheggio di Monte Sant’Angelo. Tappa del Festival Viator, partecipazione con ticket – https://www.vivaticket.com/it/ticket/salicornia-concerto-cammino/240928.

Per la buona riuscita dell’evento è necessario anche iscriversi e dare le informazioni richieste tramite modulo https://bit.ly/concertocammino2024 (se iscritti si può acquistare il ticket anche alla partenza).

 

BASSOLINO – CITTÀ FUTURA

La colonna sonora di un ideale film popolato da gangster, cartomanti e cantanti “di giacca”. Animato da voci di piazze brulicanti di vita e da un suono proiettato verso le stelle ma saldamente ancorato a una terra bruciata dal Sole. Un disco carico di groove dal sound “losco, pulp, grottesco e romantico” che affonda le proprie radici nel passato per disegnare una nuova, visionaria “città futura”.

Esce l’1 marzo Città Futura, il primo album di Bassolino, nuovo progetto artistico del pianista, compositore e producer napoletano Dario Bassolino, attivo nel panorama nu-jazz (e non solo) nazionale e internazionale ma soprattutto esponente di spicco della nuova e vivacissima scena musicale partenopea. Il disco esce in digitale e in formato LP 12” per due etichette seminali, la berlinese Jakarta Records e la napoletana Periodica Records, label di “neapolitan electronics e funk music”.

Prodotto insieme a Paolo Petrella, l’album è arricchito da un gruppo di cantanti e musicisti di tutto rispetto – fra cui Linda Feki (LNDFK) e Andrea De Fazio (Parbleu, Nu Genea) – che dialogano fra loro mantenendo le rispettive identità. “Alla base c’è una forte idea di collettivo: ogni musicista ha il suo spazio espressivo e timbrico, cercando di rompere determinati stereotipi di genere e provando a disinnescare il rischio ‘revival’. La sfida è tutta lì”.

Fra percussioni mantriche e melodie arabe, blues metropolitani e atmosfere cinematografiche, allucinazioni sonore, omaggi neomelodici e discofunk orchestrale si avvicendano le sei tracce – Napoli Visionaria, ‘E Parole, Oro di Miele, Città Futura, Malavita e Fuga Finale – di un disco “enigmaticamente pop, di matrice prog e jazzfunk”, come lo definisce lo stesso Bassolino, musicista influenzato da artisti diversissimi, da Hermeto Pascoal ai Goblin, da Tullio De Piscopo a Franco Califano, passando per Lucio Battisti e Airto Moreira.

Prima di tutto, però, Città Futura è un lavoro che rivendica con orgoglio l’affermazione di un sound “meridionale”, nella sua accezione sociologica, al posto dell’inflazionato stile “mediterraneo”. Attraverso un inestricabile groviglio di memoria e invenzione, storia e immaginario, vita e storyboard, l’album rilegge e riattualizza in modo appassionato la cultura pop degli anni ’70 per provare a interpretare il presente, nella convinzione politica che è nelle forme espressive più popolari che si trova la fotografia più autentica di una società. “Sono spesso ispirato dalla filosofia e dalla sociologia. La musica infatti per me ha un valore esplicativo di un certo spazio storico e sociale, è rappresentazione della società” afferma l’artista campano, estimatore di Gilles Deleuze e Alberto Sordi, Mario Bava ed Elio Petri, Monicelli e Sciascia, Volontè e Rodolfo Sonego, così come Antonioni e il cartomante napoletano Gennaro D’Auria.

Un disco “gramsciano”, insomma. Ispirato da un decennio di crisi, realizzato nel pieno della crisi del nostro tempo.

 

NAPOLI SEGRETA

È parte di qualcosa di più grande che accade oggi a Napoli. Uno spirito diverso che mette insieme musica, letteratura e immagine in un’estetica nuova, fuori dai soliti cliché sulla città. Napoli Segreta è il dj set che non hai ancora ascoltato. Un movimento culturale distribuito, diffuso, frammentato ma unitario che si muove tra avanguardia e retroguardia. Un viaggio sonoro attraverso mille Napoli diverse, condotto da Famiglia Discocristiana e DNApoli: vicende, aneddoti e spaccati di un ambiente lontano eppure assolutamente attuale e probabilmente futuro.

Napoli Segreta è anche il nome della compilation, pubblicata da NG Records, che raccoglie perle nascoste della discografia napoletana funk e disco. Un’azione di riscoperta sembrata anacronistica molti anni fa, ma poi divenuta leggenda e proseguita negli ultimi anni insieme ai Nu Genea. Un virus che è cresciuto di ascolto in ascolto fino a contagiare il pianeta Terra. Anni ’70 inalati, anni ‘80 bucati, anni ’90 mangiati e un Nuovo Millennio tutto da ballare per chiunque.

 

24 GRANA

Da sempre legati a doppio nodo con Napoli, i 24 Grana sono stati una delle esperienze più singolari e intriganti della scena indie italiana a cavallo tra i due millenni. Una saga musicale che, pur mantenendo le radici nel proprio territorio, non ha esitato a cambiare suono più volte.

La band nasce a Napoli a metà degli anni ’90 come trio composto da Francesco Di Bella, chitarra e voce; Armando Cotugno, basso e Renato Minale alla batteria. In precedenza, il loro nome fu Surrey Iron Railway. Con l’ingresso di Giuseppe Fontanella alla chitarra, il gruppo assume la formazione definitiva.

Il loro sound cerca di unire l’energia tribale e la dinamicità del suono digitale in una miscela di dub, reggae, rock. Il loro esordio discografico è avvenuto nella compilation AA.VV. Napoli Sound System nel 1995, con la canzone Regina. Da allora hanno intrapreso numerosi tour in patria e all’estero: Francia e Spagna, Slovenia, Svizzera e, nel 2004, in Giappone.

Nel 1996 esce il loro primo EP contenente quattro brani, presto seguito dall’album Loop del 1997. Dopo solo un anno il gruppo decide di registrare un album dal vivo, che documenta un unico concerto al Teatro Nuovo: si intitola Loop Liv nel 1998.

Sempre in Tour, i 24 Grana fanno uscire nel 2001 K album e nel 2003 Underpop, un album nel quale i 24 Grana rafforzano la presenza della lingua italiana nei testi, fino ad allora prevalentemente in dialetto napoletano.

Nell’ottobre 2005 esce GE-2001, compilation pubblicata in allegato al quotidiano Il manifesto per raccogliere fondi per i processi seguiti ai Fatti del G8 di Genova. Nel 2006, la casa discografica pubblica la seconda edizione della compilation che vide l’esordio dei 24 Grana: “Napoli Sound System vol. 2” che vede il gruppo partecipare con una rivisitazione del brano Passover dei Joy Division.

Dopo una serie di accattivanti successi, nel maggio del 2008 la band pubblica la compilation 26 canzoni per Peppino Impastato. Nella compilation 26 artisti italiani si confrontano con l’esperienza politica e umana del giornalista ucciso dalla mafia la notte tra l’8 ed il 9 maggio 1978 e dei suoi compagni di vita e di lotta.

A cavallo tra il 2010 e il 2011 Armando Cotugno lascia la band e si trasferisce a Londra, ciononostante continua la collaborazione con la sua ex-band, così nasce un nuovo album La stessa barca.

Il 5 luglio 2013 il cantante e frontman del gruppo Francesco Di Bella, dopo molti anni di progetti solisti, annuncia il suo definitivo addio ai 24 Grana.

A ottobre 2019, la band si riunisce in formazione originale, con Armando Cotugno al basso, per registrare un nuovo brano agli Abbey Road Studios di Londra e, all’inizio del 2020, viene annunciato un nuovo tour dal vivo a partire da aprile di quell’anno. Il 6 marzo 2020 viene pubblicato il brano inedito A raccolta, prima incisione dopo sette anni di silenzio.

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