Martedì 23 Luglio 2024

Comitato ”No degrado No malamovida” su ordinanza emissioni sonore: ‘Se ne faccia una uguale a quella di Vieste, l’attuale è inutile’

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Il Comitato “No degrado No malamovida” di Manfredonia, che riunisce un nutrito numero di residenti del centro storico devastati dal fenomeno della malamovida e dalle emissioni sonore spropositate e fuori controllo, dalle occupazioni abusive di suolo pubblico che stanno fagocitando il centro storico con superfici occupate a volte anche superiori a 10 volte rispetto a quelle autorizzate, esprime apprezzamento per l’ordinanza sindacale N° 4 del 17.07.2024 che ha temporaneamente disciplinato gli orari di diffusione sonora delle attività di intrattenimento musicale.
L’ordinanza dispone che “per le attività di intrattenimento musicale, anche complementari all’attività principiale del locale, esercitate sia nei locali chiusi che all’aperto, sia di pertinenza del locale che su area  data in concessione dal comune, la cessazione delle emissioni sonore” debba verificarsi entro le ore 24.00 in alcuni giorni e le ore 01.00 di altri, purché tali emissioni rispettino “gli accorgimenti necessari atti ad evitare eccessivo disturbo alla quiete e al riposo delle persone con livelli di emissioni sonore che non eccedano la normale tollerabilità da concretizzarsi come musica da allietamento (musica di sottofondo)”.
Detta così l’ordinanza sembrerebbe fare giustizia e ribadirebbe limpidamente la legge che regola questi fenomeni secondo cui: i ristoranti, i bar, i pub, le pizzerie, hanno la licenza per somministrare “alimenti e bevande” e non per fare discoteca emettendo musica al proprio esterno, se vogliono fare questo devono prendersi la licenza per musica da ballo e trovarsi il posto adatto per farlo, gli esercizi della ristorazione non possono pretendere di essere anche discoteche a cielo aperto in un territorio urbano molto vulnerabile.
Quindi questo punto è chiaro: essi non possono fare musica al proprio esterno ma possono solo emettere, al proprio interno, musica da allietamento (musica di sottofondo), e per di più con “gli accorgimenti necessari ad evitare eccessivo disturbo alla quiete e al riposo delle persone mediante livelli di emissioni sonore che non eccedano la normale tollerabilità”.
Nei fatti però la situazione reale non è questa prescritta dall’ordinanza. Nonostante l’emanazione della ordinanza suddetta, in questi giorni, i locali del centro hanno continuato a comportarsi esattamente come prima, facendo come prima fino a tarda notte quasi che non avessero letto l’ordinanza nemmeno per sbaglio. L’ordinanza quindi non ha messo in ordine “niente”.
Noi del Comitato “No degrado No malamovida” l’avevamo comunque anticipato al sindaco che tale ordinanza non avrebbe avuto nessun effetto pratico.
Perché?
Lo spieghiamo di nuovo.
Punto primo: non c’è nessun controllo, né da parte della polizia locale né da parte di altre forze dell’ordine, nessuno. E dunque non essendoci nessun controllo gli esercenti non dimostrano voglia di responsabilizzarsi, fanno il comodo proprio e decidono loro il volume da dare a tale musica. Che senso ha una ordinanza che non ha la possibilità dell’intervento repressivo delle forze dell’ordine?.
Inoltre, come far rispettare un’ordinanza che si presterebbe comunque ad essere interpretata a proprio tornaconto?, in quanto la formula “NORMALE TOLLERABILITÀ O MUSICA DI ALLIETAMENTO” lascia libera interpretazione e soggettività all’esercente e mette in difficoltà di dovrebbe controllare non offrendogli un elemento totalmente oggettivo. Vieppiù se il controllore poi nemmeno c’è.
Non esiste un principio totalmente oggettivo secondo il quale si può affermare se una musica rientra nella normale tollerabilità oppure è di allietamento. Esempio, se i soggetti disturbati si trovano a 20-50 metri da una emissione sonora questa può essere tollerabile per alcuni che hanno un limite più alto di sopportazione del dolore prodotto dall’emissione acustica ma intollerabile per altri che sono normalmente sensibili ai bassi sonori emessi. Ancora peggio per altri residenti che hanno gli impianti di diffusione sonora nelle immediate vicinanze delle abitazioni, la normale tollerabilità scomparirà del tutto e la musica di “allietamento” sarà solo una tortura rumorosa che impedisce anche di ascoltare la voce del prossimo in casa propria.
Tutto questo in un centro urbano come quello di Manfredonia, con strade larghe pochi metri e che è estremamente vulnerabile e assolutamente non idoneo a subire emissioni sonore fuori norma: è bene ribadire una volta per tutte che i limiti di emissioni sonora ambientali e differenziali previsti per legge, nel centro urbano di Manfredonia, non possono essere tecnicamente “rispettati” e per questo chi vuole fare discoteca o djset deve andare fuori del centro urbano, all’interno non è proprio possibile, i limiti di rumore sono molto restrittivi e basta solamente urlare un po’ più forte per superarli e disturbare un intero quartiere della nostra città.
Il Sindaco dunque non può emanare una delibera così interpretabile e vaga sapendo che gli esercenti non hanno nessuna voglia di moderare le proprie emissioni e sapendo che le forze dell’ordine non intervengono perché non hanno risorse umane e mezzi tecnici per effettuare i controlli.
Come si può chiedere agli esercenti di responsabilizzarsi ben consapevoli che essi se non si responsabilizzano non saranno mai né controllati, né sanzionati?
Per questi motivi chiediamo senza mezzi termini al sindaco di emanare una Ordinanza chiara e perentoria uguali a quelle già emanate a Lucera a soprattutto a Vieste, ossia la città principe del turismo italiano. A Vieste, e ripetiamo Vieste, è dichiaratamente “vietato l’impiego degli apparecchi di diffusione sonora in tutto il centro storico”. Stiamo parlando di Vieste, dove sono vietati l’uso di casse acustiche, di djset, di banchi stereo, di complessi e orchestre in strada!
L’Ordinanza deve dunque vietare L’IMPIEGO DI APPARECCHI DI DIFFUSIONE SONORA nel centro storico e deve abolire i termini di “MUSICA DI ALLIETAMENTO E NORMALE TOLLERABILITÀ” che non hanno senso e utilità ai fini della risoluzione del problema, per i motivi detti. Deve essere uguale a quella di Vieste.
Manfredonia deve ambire ad un turismo maturo che faccia arrivare gente e non che la faccia scappare, come succede invece adesso nel caos totale delle rumorose sere manfredoniane che sono a vantaggio di pochissime persone e a detrimento della maggioranza dei cittadini. Questa “movida” con il turismo non c’entra assolutamente nulla.
FIRMATO
IL COMITATO DEGRADO E MALA MOVIDA 
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Comunicati · News

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