Domenica 22 Dicembre 2024

Meno barriere più civiltà

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Il 30 giugno il Lions Club Manfredonia Host ha vissuto un momento molto significativo di quest’anno sociale 2023/2024. È stato presentato il progetto di riqualificazione dell’oratorio San Michele a cui il Lions Club Manfredonia Host ha contribuito con il ricavato del concerto natalizio di beneficenza e con il sostegno della BCC di San Giovanni Rotondo.

Anche questo service è stato un gioco di squadra: allineare gli obiettivi e il supporto organizzativo con il coinvolgimento del territorio ha consentito al Lions Club Manfredonia Host di attuare progetti importanti, dimostrando in modo esemplare, quel senso di solidarietà dei Lions donne e uomini concreti, volenterosi e particolarmente sensibili ai bisogni delle persone più deboli. La solidarietà è un mezzo per rispondere al principio “dove c’è bisogno, lì c’è un Lions”.

Arcangela Bisceglia, presidente del Lions Club Manfredonia Host ha evidenziato che quanto realizzato è stata una grande opportunità non solo per il supporto umanitario, ma anche come significativo veicolo che ha permesso di offrire un’immagine del laionismo concreta e di aderire a quello spirito di servizio in cui crediamo. Tramite queste azioni ci siamo sentiti vicini alla società, dando un’ampia e concreta visibilità al fine di lasciare sul territorio tracce del nostro operato, elementi indispensabili per incrementare l’entusiasmo e il piacere di donare, alimentando quella voglia di sentirsi utili per gli altri e che trova riscontro negli occhi e nel sorriso delle persone che aiutiamo. Questo è il significato pregnante del motto del nostro Governatore Leonardo Potenza: “L’amore cambierà il mondo”.

Durante la serata dopo i saluti istituzionali c’è stata la presentazione del progetto di riqualificazione dell’oratorio della parrocchia San Michele che, come ha ben specificato il parroco Don Giovanni Antonacci, esso è un centro nevralgico della città e raggruppa un significativo numero di giovani che crescono e si formano in quest’ambito. Gli oratori da sempre hanno rappresentato dei mezzi formativi molto importanti. Pertanto la valorizzazione e il miglioramento di tale spazio costituiscono un grande contributo per allargare gli orizzonti educativi dei giovani del territorio.

È importante che in questo momento di grande deriva valoriale i giovani e le loro famiglie abbiano dei punti di ritrovo “sicuri e forti”. Don Giovanni Antonacci ha ribadito che il processo educativo ha bisogno di sinergia delle varie agenzie e in quest’ottica tale service risulta particolarmente significativo. Tra la gioia di tutti i presenti con molta emozione è stato presentato il progetto di riqualificazione e, in particolare, l’immediato lavoro di ristrutturazione della pedana per diversamente abili che permetterà anche a chi è in difficoltà di accedere allo spazio destinato all’oratorio.

Arcangela Bisceglia ha evidenziato che quanto raggiunto questa sera fa parte delle tante iniziative di impegno sociale, umanitario e culturale che il Lions Club Manfredonia Host in quest’anno sociale è riuscito ad attuare con un abbraccio di servizio, ma anche di empatia e di promozione della comunità locale e dei bisogni umanitari internazionali (LCIF).

Solidarietà e inclusione presso  la casa famiglia “Don Mario Carmone”

Non è mancato l’appoggio del Lions Club Manfredonia Host anche alla casa famiglia “Don Mario Carmone” e all’associazione di volontariato “Santissimo Redentore” per la realizzazione di “Case solidali: una casa per tutti”.

A queste realtà il Lions Club Manfredonia Host ha donato il ricavato di una serata di gioco del burraco e il ricavato di alcune feste realizzate a scopo di beneficenza (Festa della solidarietà; Veglione di Carnevale; Vendita piante grasse e tanto altro). Quanto donato costituisce un contributo per l’acquisto di arredi della Casa Solidale. Questo service si è intersecato con il progetto di rilevanza nazionale Kairòs  che, facendo riferimento al termine greco antico, rappresenta l’opportunità, l’occasione e il momento esperienziale per far crescere la persona. Il progetto Kairòs, in quest’anno è stato portato anche nella Scuola Secondaria di Istruzione Superiore “Galilei-Moro” ed è stato declinato in percorsi di educazione Civica che hanno avuto al centro della loro attenzione l’inclusione e la lotta al pregiudizio. In quest’ottica i ragazzi del “Galilei-Moro” sono stati guidati a compiere delle esperienze di relazione presso la casa famiglia Don Mario Carmone. I giovani in questo modo hanno sperimentato che mettersi a disposizione costa fatica, tuttavia quello che si riceve è molto di più di quello che si dà. La strada verso il bene comune è dura, ma percorribile. Ai ragazzi è stato fatto comprendere, in maniera concreta, quanto sia necessario il rispetto delle stagioni più fragili dell’esistenza.

In un momento in cui il nemico più grande dell’uomo è l’assenza di significato è stato evidenziato che abitare il quotidiano, stare nel mondo accanto agli altri e servire rappresentano delle sfide valoriali per accrescere l’umanità.

Oggi viviamo in un contesto di  profonda crisi antropologia che nega il primato dell’uomo, nella “Cultura dello scarto” come la definisce Papa Francesco dove l’essere umano è considerato egli stesso come un bene di consumo che si può eliminare. In tale contesto in cui la sofferenza, la malattia, la disabilità sono viste come realtà da cui liberarsi più che realtà da liberare è stato significativo per noi Lions offrire ai giovani la possibilità di metter in atto il loro grande capitale umano che va molto oltre ogni aspettativa.

I ragazzi infatti si sono sentiti partecipi e coinvolti, percependo che il rispetto della salute fisica, psichica, della libertà e della dignità della persona sono dei valori universali ed eterni.

 

Arcangela Bisceglia

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