Realizzata dall’Autority portuale a supporto del lavoro dei pescatori – Il sindaco La Marca: «si ricomincia dal mare»
LA STRUTTURA è tanto bella nelle linee architettoniche, quanto funzionale per l’uso cui è destinata. Un supporto razionale e avanzato per i pescatori, per il lavoro a terra, dotato di tutti i confort moderni. Un valido e prezioso passo avanti nella organizzazione e ottimizzazione delle strutture sul porto storico di Manfredonia.
AD INAUGURARLA il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, col quale erano il neo sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca, il consigliere regionale Paolo Campo, il comandante della Capitaneria di porto Nicola Cilento, numerosi operatori portuali. «Abbiamo immaginato e realizzato un vero e proprio villaggio, ampio, avveniristico, sicuro e accogliente» ha affermato il presidente Patroni Griffi. «Una macro area all’interno della quale i pescatori possono non solo lavorare ma anche ritrovarsi in un contesto di comunità. La flotta peschereccia di Manfredonia – ha quindi rilevato il Presidente – è la seconda in Italia per numero di imbarcazioni ed è la quinta nella classifica di stazza lorda. Non è solo un pilastro economico, quindi, ma un vero e proprio simbolo di tradizione e di dedizione. L’intervento che abbiamo realizzato vuole non solo essere uno strumento idoneo per le attività quotidiane dei nostri pescatori, ma anche un luogo dove le generazioni future potranno continuare a coltivare questa preziosa eredità».
COINCIDENZA bene augurante, la presenza del neo sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca, che nel dare atto al presidente dell’AdSPMAM Patroni Griffi, dell’attenzione riservata alla portualità di Manfredonia, ha evidenziato come «il riscatto di Manfredonia inizi simbolicamente dal mare, il segno che ci impone ad impegnarci per realizzare quello che la città si merita».
LA STRUTTURA opera delle imprese Gscavi di Acquaviva delle Fonti e Tegliafilo costruzioni di Manfredonia, sorge su una vasta area attigua al mercato ittico generale, affacciata sulla banchina di Tramontana. Il progetto ideato dall’architetto Dino D’Andrea, si sviluppa in tre punti di sbarco, uno sul molo di Levante, uno su quello di Tramontana e l’ultimo sul molo di Ponente. Ogni punto di sbarco è dotato di illuminazione, dissuasori di sicurezza, segnaletica stradale e colonnina per presa acqua. Sui piazzali retrostanti la banchina Tramontana, inoltre, è stata realizzata l’area più significativa dell’intervento, una piazza di circa 2.575 mq ad uso esclusivo dei pescatori, come luogo sicuro e adeguato a tutte le attività. L’area è provvista di depositi e di servizi igienici. Una zona coperta di circa 400 mq in struttura portante di calcestruzzo armato, sostenuta da “colonne” tonde e finiture in pannelli di fibrocemento, è destinata alla lavorazione delle reti. La forma della copertura richiama la prua di una nave e su di essa sono stati posizionati pannelli fotovoltaici.
LA CITTADELLA è dotata di venti magazzini di circa dieci mq a disposizione dei pescatori per il ricovero delle reti e degli attrezzi da lavoro che oggi sono lasciati incustoditi sulle banchine. Completano la dotazione due blocchi per i servizi igienici uno posizionato sulla banchina Tramontana, l’altro su molo di Levante.
IL COSTO complessivo dell’opera è di circa un milione e 150 mila euro parte finanziato dal Fondo Europeo per la pesca 2007-2013, parte dalla Regione Puglia e parte con fonti dell’Ente.
Michele Apollonio