La città di Manfredonia, il 25 giugno ’24, ha proclamato sindaco il dott Domenico La Marca. Al ballottaggio dello scorso 
weekend, con circa il 60% di voti, l’elettorato del centro sinistra lo ha suffragato, superando il suo antagonista Ugo Galli. La proclamazione è avvenuta nel salone del Palazzo della Sorgente, gremito di cittadini, dipendenti comunali, giornalisti e politici. La Marca, visibilmente emozionato ed ancora incredulo, si presenta come l’uomo della porta accanto con un background ricco di esperienze nel “campo del Sociale”. Egli da oltre vent’anni è alla guida di importanti cooperative di Capitanata impegnate nell’assistenza degli emarginati, dei migranti e di quanti soffrono un disagio complesso. La Marca è molto più di un sindaco. E’ la persona a cui affidarsi non solo come professionista ma anche come persona attenta “nell’ascolto dei problemi” e nel “fare assieme” per il bene comunitario. Ancor prima di cimentarsi in politica ha tessuto relazioni con le associazioni di volontariato, le istituzioni locali, regionali e centrali, realizzando un efficace “lavoro sociale di rete”. Il risultato è maggiore della mera somma delle risorse messe in campo perché incrementato dal vissuto esperenziale e dal lavoro proteso all’inclusione sociale. Memore 
di questa esperienza, il neo sindaco di Manfredonia delineerà la sua linea di governo, affermando ai microfoni di Manfredonianews “La partecipazione sarà alla base, dove bisogna rimettere insieme il Palazzo con la gente, questo è fondamentale. L’Io diventa il Noi, il Noi diventa comunità”. Durante la proclamazione, La Marca ha ringraziato la sua famiglia che “ha fatto un passo indietro donandomi alla comunità. Grazie ai cittadini che hanno dato fiducia ad un nuovo modo di fare politica. Ad uno stile diverso. Spero di essere un sindaco all’altezza e di onorare la carica. Lo farò con onestà, lealtà e trasparenza”. Ha concluso con l’auspicio che Manfredonia possa tornare a sognare. Con il “fare assieme” cittadini e istituzioni possono garantire un futuro certo alle nuove generazioni, disorientate dai tempi difficili in cui perversano troppo guerre a noi vicine e disgregazione sociale che conduce ancor più all’isolamento quanti vivono nella disperazione. Un nuovo modo di fare politica con un sindaco dall’animo sensibile dell’artista, quel quìd che lo contraddistingue e lo avvicina agli ultimi della comunità.
Grazia Amoruso
