Venerdì 5 Luglio 2024

Gambling, come cambia il gioco italiano con la riforma

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È una manovra richiesta da tempo, che finalmente mette mano a una materia spinosa, complessa e per troppo tempo lasciata nel dimenticatoio. Stiamo parlando della riforma del gioco pubblico italiano, entrata in vigore ad aprile scorso e in grado di abbracciare il settore dell’online, quello che più cambiato negli ultimi anni.

Un viaggio lungo mesi se non addirittura anni, che dopo l’approvazione in Parlamento ha trovato il suo ultimo capitolo, lo scorso 3 aprile, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Proviamo allora a capire quali sono i punti nevralgici, a partire dall’istituzione di un albo per i Punti Vendita Ricariche, noti anche con l’acronimo di PVR, con un costo annuo di 100 euro. Il governo ha previsto una registrazione di oltre 30.000 punti sparsi per tutta la penisola. I PVR non potranno prelevare somme o riscuotere vincite, ma potranno ricaricare in contanti fino a 100 euro a settimana, superata questa soglia, saranno necessari pagamenti elettronici. Ovviamente centrale è la questione delle nuove concessioni per il gioco online, che manterranno un costo di 7 milioni di euro, con una gara da indire entro il 31 dicembre 2024. Ogni concessionario dovrà investire lo 0,2% dei ricavi netti annuali, fino a un massimo di 1 milione di euro, in campagne informative sulla prevenzione del gioco patologico.

Una misura, questa, che risponde bene ai tre criteri base su cui si è fondata la riforma: sicurezza, conoscenza e responsabilità. Lo ha sottolineato anche il Direttore dell’Ufficio Online e Scommesse, Antonio Giuliani: “Il nuovo decreto sul gioco online ha previsto forti regole di sicurezza, aumentando i livelli di certificazione, incrementando procedure di sicurezza e tutela dei giocatori, ma regolamentando anche i cosiddetti PVR”.

Al centro della manovra è anche la nuova rete predisposta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato insieme al suo partner tecnologico Sogei, con l’obiettivo di estendere le certificazioni a tutte le tipologie di gioco.

La nuova rete creata da ADM mira a estendere le certificazioni a tutte le tipologie di gioco, con i concessionari che dovranno gestire un proprio sistema di gioco, includendo giochi a quota fissa, ippica nazionale, giochi virtuali, abilità, bingo a distanza e concorsi a pronostici”, – si legge nella sezione news di Giochi di Slots, all’interno di un approfondimento sulla nuova architettura del gioco online. “Saranno inoltre inclusi i sistemi di presentazione dell’offerta di gioco e dei conti gioco, validi per tutte le tipologie e per ogni concessionario. I concessionari potranno anche offrire servizi a terzi, assumendosi la responsabilità delle certificazioni. Questo rappresenta un cambiamento rispetto al passato, dove i fornitori di servizi trasferivano semplicemente il contenuto per conto del concessionario mentre adesso quest’ultimi dovranno creare sistemi ad hoc per gli operatori terzi, assumendosi la responsabilità completa. Tutte le attività e le giocate virtuali saranno soggette a controllo preventivo da parte di Sogei, mentre le lotterie online saranno regolate da una concessione separata”.

Una piccola rivoluzione che però si attendeva da tempo e che prova a mettere il gambling italiano al passo con gli altri paesi.

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