Venerdì 5 Luglio 2024

Piano del Parco Nazionale del Gargano. Il WWF Foggia vince il ricorso per l’accesso alle informazioni ambientali

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 Il WWF Foggia annuncia con soddisfazione l’accoglimento del ricorso per l’accesso alle informazioni ambientali ai sensi del Decreto Legislativo n. 195/2005, presentato a seguito del mancato riscontro dell’Ente Parco Nazionale del Gargano alle richieste di informazioni sullo stato dell’iter di approvazione del Piano del Parco, del Regolamento e del Piano Pluriennale Economico e Sociale, previsti dalla Legge Quadro sulle Aree Protette.

     La richiesta, inoltrata dal WWF Foggia a giugno 2023 e reiterata a novembre, mirava a ottenere una maggiore trasparenza e chiarezza riguardo ai processi di pianificazione e gestione del Parco Nazionale del Gargano, elementi fondamentali per la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale del Promontorio, considerato che a quasi trent’anni dalla sua istituzione, l’area protetta è ancora priva dei suoi strumenti pianificatori, mentre l’altro parco nazionale pugliese, quello dell’Alta Murgia, ha completato da anni l’iter, nonostante la sua istituzione sia molto più recente.

     Non avendo ricevuto alcuna risposta dall’Ente Parco, il WWF Foggia ha presentato un ricorso alla Commissione per l’Accesso ai Documenti Amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’Ente Parco, resistendo al ricorso, ha motivato il suo diniego con il fatto che gli strumenti di pianificazione e programmazione dell’area protetta <<hanno un iter di approvazione articolato in diversi e distinti step piuttosto complessi suddivisi in più fasi che coinvolgono più enti tra i quali anche la Regione Puglia e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, oltre a tanti stakeholders>> e che <<da una disamina della richiesta di accesso agli atti nei termini formulati dal WWF di Foggia non si capisce a quale fase del suddetto iter si riferisce e quale sarebbe la ragione ambientale costituendo ciò a parere dello scrivente non propriamente un interesse ambientale rientrante nella fattispecie prevista dal Dlgs 195/2005>>. In altre parole, secondo l’ente Parco, poiché l’iter è complesso, non è possibile spiegare a che punto si trova.

Di diverso avviso è stato il parere della Commissione che, riconoscendo la legittimità delle richieste del WWF e la mancata ottemperanza dell’Ente Parco agli obblighi di trasparenza, ha accolto il ricorso e ha invitato formalmente l’Ente Parco Nazionale del Gargano a fornire le informazioni richieste che, si spera, l’Ente Parco vorrà ora fornire senza frapporre ulteriori pretestuosi ostacoli.

Purtroppo – afferma Maurizio Marrese, Presidente del WWF Foggia – il Gargano è governato da un Ente Parco che non dialoga con la sua comunità. Il Presidente Pasquale Pazienza, isolato nel suo “castello di sabbia”, organizza convegni chiusi dove si autoelogia e si autocongratula, senza accettare domande, mentre la comunità garganica resta impotente di fronte a un Parco Nazionale senza Consiglio Direttivo da quattro anni e privo di un Direttore da quasi venti. Da tempo ormai il Parco del Gargano ha abbandonato le sue finalità istituzionali di conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale, preferendo abbellire piazze o finanziare eventi come una proloco o un assessorato al turismo, tradendo così la sua missione principale di diventare un modello di sviluppo sostenibile per il territorio.

Questo risultato rappresenta una vittoria significativa per la trasparenza amministrativa e la tutela dell’ambiente. Il WWF Foggia fa appello alla Comunità del Parco e alla politica regionale chiedendo massima attenzione e premura per un Parco ormai “fantasma”, dove i cittadini vedono solo vincoli piuttosto che la tutela del territorio e le opportunità di sviluppo economico e turistico che l’area protetta dovrebbe offrire.

Il WWF continuerà a vigilare affinché tutte le istituzioni competenti rispettino i diritti dei cittadini all’accesso alle informazioni ambientali, essenziali per una gestione partecipata e sostenibile del territorio. Resta però tutta l’amarezza nel dover constatare che un’associazione ambientalista sia costretta a ricorrere ad azioni legali contro un Ente Parco per ottenere una semplice informazione, quando dovrebbe essere lo stesso Ente a premurarsi di far sapere a tutta la comunità quali solo gli ostacoli che, dopo trent’anni, impediscono ancora al Gargano di avere il suo Piano del Parco.

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Capitanata · Comunicati · News

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