La Marca e Galli si giocano la fascia tricolore di sindaco
DOMENICA 23 e lunedì 24 giugno prossimi, i due candidati sindaci che hanno riportato il maggior numero di voti nella corsa per Palazzo San Domenico, si ripresenteranno all’elettorato in un singolar tenzone, per chiedere il lascia passare per il nuovo consesso governativo di Manfredonia. I due aspiranti contendenti sono Domenico La Marca espressione di una coalizione di centrosinistra che ha totalizzato il 46,64% dei voti espressi, e Ugo Galli alla testa di una formazione di centrodestra che ha raggiunto il 25,76%.
UNA manifestazione di voto dell’elettorato (solo il 58,18% il più basso delle ultime consultazioni popolari) che indica la tendenza degli umori dei cittadini ma che dovrà essere verificata, appunto col ballottaggio, e dunque vedere se viene confermato oppure no. Le incognite non mancano anche se si ritiene sarà difficile sovvertire il risultato del primo turno elettorale. L’incognita maggiore è data dall’eventuale “apparentamento”, vale a dire l’accordo con altre liste, in questo caso quello riferite ad Antonio Tasso (17,72%) e Vincenzo Di Staso (9,88%).
È STATO detto, a ben ragione, che col ballottaggio si azzera in buona sostanza, tutto il lavoro elettorale che i due schieramenti contendenti hanno fatto per raggiungere il risultato che li ha messi fronte. Si riparte da zero. O quasi. Sull’orizzonte c’è la possibilità dell’apparentamento che può essere di tipo tecnico o politico. Col primo si integrano strutturalmente le coalizioni o parte di esse che stabiliscono un accordo.
A TAL PROPOSITO il segretario generale del Comune di Manfredonia Giacomo Scalzulli, ha emesso un promemoria col quale, richiamando l’art.72, comma 7, del D. Lgs n. 267 del 18.08.2000 e s.m.i. ricorda ai candidati ammessi al ballottaggio che «hanno facoltà entro sette giorni dalla prima votazione di dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle con cui è stato effettuato il collegamento nel primo turno e che tutte le dichiarazioni di collegamento hanno efficacia solo se convergenti con analoghe dichiarazioni rese dai delegati delle liste interessate». Le eventuali dichiarazioni di collegamento (viene proposto un modello di dichiarazione) dovranno essere depositate presso la segretaria generale, sabato 15 e domenica 16, dalle 8 alle 12.
SECONDO le dichiarazioni degli interessati pare sia escluso il ricorso ad una partica che se presenta dei vantaggi (tutti da verificare) presenta altresì degli svantaggi. Un apparentamento strutturato e dunque dichiarato comporta un aggiornamento delle due coalizioni o partiti o liste interessati e dunque poter approdare ad un risultato diverso da quello esposto al primo turno. Più generalmente si arriva a degli accordi di tipo politico sottobanco (la promessa di entrare in giunta, ad esempio). In ogni caso i maggiori penalizzati risulterebbero i candidati consiglieri eletti.
STANDO ai risultati elettorali acquisiti (suscettibili di variazioni) la composizione del futuro Consiglio comunale è il seguente: nella versione di vittoria di La Marca (15 consiglieri): PD (5) Maria Rita Valentino (la più suffragata), Matteo Gentile, Paola Leone, Gino Castriotta, Cecilia Simone; Progetto popolare (3) Francesco Schiavone, Gianpio Ognissanti, Antonietta D’Anzeris; Molo 21 (3) Michele Iacoviello, Michela Quitadamo, Matteo La Torre; Con (2) Maria D’Ambroso, Maria Teresa Valente; Manfredonia civica (1) Nicola Mangano; Verde Europa (1) Alfredo De Luca. In minoranza (9 consiglieri); il candidato sindaco Ugo Galli e Fabio Egidio Di Bari; FI Liliana Rinaldi; Città Protagonista Libero Palumbo; FdI Giuseppe Marasco; il candidato sindaco Antonio Tasso; M5S Gianluca Totaro; il candidato sindaco Vincenzo Di Staso e Gianni Sventurato.
In caso di vittoria di Galli, queste le posizioni: Maggioranza: FI (5) Rinaldi, Di Bari, Marianna Ricucci, Gianluca Giordano, Trotta; Fd’I Giuseppe Marasco, Vincenzo lo Riso, Forza Manfredonia Giuseppe Basta. Minoranza: La Marca, Valentino, Gentile, Schiavone, Iacoviello, D’Ambrosio, Tasso, Totaro, Di Staso.
Michele Apollonio