Domenica 22 Dicembre 2024

Lettera aperta di Galli a Tasso: “Ti invito a riflettere sulla possibilità di stare insieme“

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LETTERA APERTA AD Antonio Tasso
Caro Antonio, mi permetto questo approccio confidenziale dal momento che ci conosciamo da anni e abbiamo condiviso anche momenti sportivi coinvolgenti e soddisfacenti.
In questa occasione elettorale ci siamo trovati su fronti diversi, in rappresentanza di due coalizioni che, seppur con differenti sostegni partitici, hanno dichiarato nelle loro intenzioni “amore per la Città”.
L’espressione democratica del voto dell’8 e 9 giugno ha indicato nel sottoscritto uno dei due partecipanti al “ballottaggio”, ma, nonostante il tuo ottimo risultato – cosa di cui mi congratulo – tu non sarai l’altro contendente.
Ciò mi porta a rivolgerti questo ‘invito alla riflessione’, oggettivo e sincero, mediante una lettera aperta, che ti invio all’indirizzo mail che conosco, ma che, per estrema trasparenza, desidero condividere con i cittadini attraverso gli organi di stampa, in modo che fungano da opportuni ‘testimoni garanti’.
Non sfugge a nessuno che l’altra parte che si propone al governo della Città racchiude nel proprio ‘cavallo di Troia’ coloro che hanno creato i gravi problemi di cui la nostra comunità soffre (pagandone duramente le conseguenze) e, nonostante questo sia risaputo, si sono riproposti per porvi rimedio.
Antonio, tu stesso, nei tuoi interventi pubblici, hai sottolineato il forte scetticismo su come potessero, i responsabili di dannosi atti amministrativi (ancora vigenti), essere i taumaturgici risolutori degli stessi.
Inoltre, da un’attenta analisi del voto nel primo turno, i cittadini ci hanno già chiesto l’alternativa al ‘blocco di potere’ di una sinistra padrona e prevaricatrice, desiderando una proposta che ci veda accomunati in uno stesso percorso.
Per questo motivo, ti invito a riflettere sulla possibilità di essere insieme, fianco a fianco, nel combattere la nefasta possibilità che, a Palazzo San Domenico, nuovi burattini e antichi burattinai, tornino a causare danni e soggiogare per altri lustri la nostra Manfredonia.
Cosa ne dici? Riusciamo a trovare punti di accordo per offrire una discontinuità amministrativa a cui entrambi aneliamo? Esiste una possibilità che due persone impegnate e coraggiose possano offrire una via d’uscita ad un pericolo incombente, senza steccati di appartenenza ideologica, ma nell’esclusivo interesse del bene pubblico?
Attendo tue,
Ugo.
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