Domani venerdì 14 giugno a Foggia il seminario di riflessione “Se lo SAI accogli”
La storia di Rafael Landaverde, che viene da El Salvador, che dopo aver denunciato lo spaccio di droga che la mafia locale faceva circolare nella sua scuola è stato minacciato di morte, fino a dover lasciare il suo Paese per arrivare in Italia, dove grazie al progetto SAI gestito da Medtraining ha seguito un percorso di inclusione sociale e lavorativa, restando con la sua famiglia a Poggio Imperiale, dove oggi vive e lavora. Quella di Iyare Florence, arrivata dalla Nigeria, che dopo il periodo di accoglienza nel progetto SAI di Foggia gestito dall’Arci provinciale ha preso casa con il marito e adesso lavora in un ristorante, mentre la figlia frequenta la scuola materna. Il racconto di Sadiqi Omid, giunto dall’Afghanistan in Italia con la sua famiglia, costretto a lasciare la sua terra a causa dei talebani che non gradivano il suo lavoro di giornalista. E poi le storie di Samuel Naakour, del SAI di Bovino, e di Shyhymaha Oleksandr, del SAI di Lucera, tutte a ribadire l’importanza dei progetti SAI – Sistema di Accoglienza ed Integrazione presenti nei nostri territori quali servizi integrati di accoglienza destinati a rifugiati, minori stranieri non accompagnati, richiedenti e titolari di protezione internazionale.
Nell’ambito degli eventi in vista della “Giornata Mondiale del Rifugiato”, promossa da diversi enti, associazioni e realtà del territorio che gestiscono progetti SAI e di inclusione dei cittadini migranti, con il patrocinio del Comune di Foggia e della Provincia di Foggia, venerdì 14 giugno, a partire dalle ore 9.30, nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana (piazza XX Settembre 20) si svolgerà il seminario “Se lo SAI accogli. Storie di integrazione”. Un’occasione per ascoltare voci, storie, testimonianze lavorative, abitative ed inclusive dei beneficiari che sono stati ospiti o che sono oggi accolti in diversi progetti SAI – Sistema di Accoglienza ed Integrazione – presenti nel territorio: Manfredonia, Orsara di Puglia, Candela, Bovino, Cerignola, Casalnuovo Monterotaro, Foggia, Poggio Imperiale, Stornara, Lucera, San Ferdinando di Puglia. Nel corso della giornata saranno illustrati anche i numeri dei SAI in provincia di Foggia, per favorire il dialogo multiculturale. Tra gli interventi anche quelli di Rosa Massa, presidente della Commissione Territoriale di Foggia; Viviana Matrangola, assessora alle Politiche Migratorie della Regione Puglia, Virginia Costa, responsabile del Servizio Centrale SAI.
Il 20 giugno si celebra, quindi, la “Giornata Mondiale del Rifugiato”, appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati nel mondo, costretti a fuggire da guerre e persecuzioni, lasciando i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era la loro vita per cercare salvezza in un altro Paese. Tutte le iniziative organizzate in questi giorni nascono dalla rete informale di realtà impegnate nel campo dell’accoglienza e dell’immigrazione che coinvolge: Medtraining, Arci Comitato Provinciale di Foggia, Mondo Nuovo, cooperativa Arcobaleno, Solidaunia, Fratelli della Stazione, Csv Foggia, Parcocittà, Anolf Cisl, Acli provinciali di Foggia, Casa Sankara, Cgil, Uil, Cisl, San Giovanni di Dio, consorzio di cooperative sociali Oltre / la rete di imprese, Oronero, Un Sorriso per tutti, SocialService, Consorzio Aranea, Le Bigotte, Carovana folk art.