Lunedì 4 Novembre 2024

L’incognita degli apparentamenti (dichiarati e non)

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Tasso lo ha escluso categoricamente

LA CORDIALITA’ con la quale i candidati sindaci Domenico la Marca e Ugo Galli, si sono salutati e congratulati reciprocamente dopo la pubblicazione dei risultati dello spoglio delle schede elettorali, è stata commentata favorevolmente dagli elettori che si sono attardati nei pressi delle rispettive sedi elettorali, in attesa, per l’appunto, degli esiti della consultazione elettorale per il rinnovo del consiglio comunale.

UNA DIMOSTRAZIONE di come la tenzone elettorale è stata vissuta costruttivamente dai protagonisti che si sono dati battaglia a suon di voti dei rispettivi sostenitori. Un opportuno messaggio di distensione che lascia ben sperare per il proficuo e costruttivo prosieguo della consiliatura che si va formando.

LE DECISIONI sono riposte nel ballottaggio, ritenuto a torto come un ripiego di poco interesse. Il timore è che si possa accentuare quell’astensionismo dalle urne che in questa tornata elettorale ha toccato i minimi storici. Sull’argomento è intervenuto anche l’arcivescovo padre Franco Moscone con una nota nella quale osserva come «L’astensionismo ha ottenuto vergognosamente la maggioranza con un risultato negativo ‘storico’, evidenziando così quella crescente disaffezione verso le Istituzioni, in particolare quelle europee, se non addirittura verso l’esercizio democratico del voto: ed oggi cade il centesimo anniversario del delitto Matteotti!». Ha ringraziato «tutti i candidati Sindaco, anche quelli che non hanno raggiunto il ballottaggio, per essersi voluti impegnare nell’agone politico a servizio della propria città» e infine ha invitato «tutti i cittadini, anche quelli che si sono astenuti nel primo turno, a una sana, massiccia e attiva partecipazione al voto di ballottaggio tra i due candidati rimasti in lista per il servizio di Sindaco».

GRANDE tema sul tappeto è l’apparentamento tra le varie e diverse coalizioni, vale a dire l’indicazione di voto di tipo politico tra schieramenti che presentino una maggiore affinità di programma. Talvolta si tratta di veri accordi politici basati sulla condivisione della programmazione amministrativa. Non sempre, anzi il più delle volte, quell’apparentamento o accordo politico, avviene sottobanco sancito da vincoli reciproci che spesso travalicano le finalità dei singoli contraenti. Una pratica che spesso va incidere su quella programmazione per la quale ci si è battuti e impegnati con i cittadini.

SONO previsti apparentamenti per il prossimo ballottaggio fissato per domenica 23 e lunedì 24 prossimi? L’unico che si è espresso è stato il candidato sindaco Antonio Tasso (terzo con poco meno del 18 per cento): in questi frangenti del dopo voto ha ribadito quanto affermato nel comizio di chiusura che cioè non avrebbe fatto, nella eventualità si fosse parata l’occasione, nessun tipo di apparentamento. «Significherebbe – ha spiegato – annullare tutti i presupposti che hanno qualificato la mia iniziativa politica. In consiglio comunale farò una opposizione dura e intransigente ma leale, rispettosa e costruttiva».

PERPLESSITA’ e sospetti ha dal canto suo espresso Ugo Galli che escludendo il ricorso a tale pratica, ha evidenziato come «un apparentamento comporta l’accettazione di vincoli che possono snaturare il rapporto fiduciario con i propri elettori». Analoga impostazione da parte di Domenico La Marca (in vantaggio di 20,88 punti sul rivale Galli) che ha posto l’accento su questa seconda fase della contesa elettorale: «da domani comincerò a incontrare la città e a dialogare con i cittadini per scrivere finalmente una pagina di futuro e di bellezza per la nostra comunità».

  Michele Apollonio

 

 

 

 

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