Allegro, divertente ed emozionante il musical “Chi ha incastrato Peter Pan” rappresentato lo scorso 4 giugno dagli alunni della seconda classe della scuola primaria De Amicis di Zapponeta, accorpata all’istituto comprensivo Ungaretti-Madre Teresa di Calcutta di Manfredonia.
Lo spettacolo, andato in scena nel cortile della scuola alla presenza delle famiglie dei piccoli alunni, di alcuni docenti, della referente della scuola Concetta Valentino e della vicaria Rosanna Di Lella che ha portato il saluto del DS Francesco Di Palma, costituiva la parte conclusiva di un progetto iniziato nei mesi precedenti, finalizzato a rafforzare una serie di competenze e dimostrare quanto questi bambini avessero imparato in poco tempo, in termini di espansione lessicale, gestualità, motricità, canto e cromaticità. Un lavoro codotto a più mani: quelle delle insegnanti Anna Cristina Vetere (che ha rivisitato e scritto l’opera, riadattandola ai piccoli attori), Maria Teresa Montini (che ha condiviso e supportato il progetto), Pia Impagnatiello e quelle del giovane ballerino e maestro di San severo, con all’attivo già diversi titoli nazionali e internazionali conquistato nelle danze latino-americane, Pasquale ‘Delio’ Buoncristiano che ha curato le bellissime coreografie nelle quali si sono cimentati gli alunni.
“Lavorare al musical è stata un’esperienza formativa importante per questi bambini di 8 anni che, oltre ad aumentare il proprio grado di socializzazione, con l’esibizione fatta davanti a un pubblico numeroso, hanno imparato a vincere la timidezza” spiegano le insegnanti.
“La scelta della rappresentazione di una fiaba – aggiungono – è dovuta ad una ragione puramente didattica, per la forza incredibilmente affascinante ed efficace che essa esercita sui bambini. Tra le tante, abbiamo individuato quella di Peter Pan, una storia senza tempo e senza età, che si legge in qualsiasi stagione della vita e che sempre si presta a nuove interpretazioni. Noi tutti amiamo questo personaggio che incarna il mito della giovinezza e della spensieratezza senza fine e d’altronde anche per noi adulti, staccarsi per un attimo dalla realtà e attaccare la spina alla fantasia e al sogno, è come per Peter Pan rifugiarsi nell’Isola che non c’è per non smettere mai di sognare, ‘perché solo chi sogna può volare’. Ma sappiamo, o meglio crescendo impariamo che nella realtà questi fervori fanciulleschi vanno dosati e che sognare è belle ma ancora più bello è realizzare e costruire. E’ questo che si insegna ai bambini: a capire che i sogni possono rendere la vita un’avventura straordinaria”.
L’ultimo ringraziamento è andato ai genitori degli alunni che hanno collaborato attivamente alla realizzazione dello spettacolo.