L’entusiasmo di questo pomeriggio (ieri, ndr) è stato contagioso. Ringrazio Elly Schlein per la sua presenza e per le sue parole. E ringrazio tutta la comunità del Partito Democratico per aver organizzato questa bella pagina di partecipazione politica.
A Elly, che mi ha incoraggiato per questi ultimi giorni di campagna elettorale, ho donato una maglietta, una maglietta rossa a me molto cara, perché era un gadget dei miei concerti in giro per l’Italia. È la maglietta di “Oro rosso” che ha una frase dietro molto importante: “Quando fai la spesa, chiedi per favore quanto costa l’uomo e il suo sudore”.
Questa frase, come ho ripetuto oggi pomeriggio, rappresenta il mondo da cui provengo, quello del sociale. Un lavoro lungo che mi ha portato a fare la politica della strada accanto ai più deboli, mettendo al centro l’uomo, il suo lavoro e la sua dignità.
Per questo motivo sto concorrendo per guidare questa città. Perché a Manfredonia si è deciso di cambiare direzione e di rimettere al centro, finalmente, l’uomo, la comunità e la sua dignità.
Cambiare prospettiva delle cose vuol dire lavorare in maniera diversa. Ma rimettere al centro gli ultimi, non vuol dire dimenticare le imprese o le attività produttive, ma significa mettere al centro l’umanità, lo sviluppo sostenibile, la solidarietà e il lavoro: finalmente dignitoso, onesto, inclusivo, rispettoso della salute, delle nostre risorse e dell’ambiente.
Ha detto bene Elly: il lavoro che assicura poche decine di euro all’ora non può considerarsi lavoro, ma sfruttamento.
In questo mese di campagna elettorale ho camminato molto e ho incontrato tanta gente, incrociato volti e ho ascoltato. Sì, ho ascoltato, perché, a differenza delle teorie da politicante romano di qualcuno, la gente non ha più bisogno di risposte preconfezionate, ma di risposte condivise che tengano conto delle situazioni complesse che ci troviamo ad affrontare. Io non vendo illusioni, ma cercherò di amministrare bene e di riaccendere dei sogni.
Nel corso della mia vita ho ascoltato e risolto molte problematiche di gente disperata e so che non sono le urla, non è la rabbia a cambiare le cose, ma sono soprattutto i silenzi quelli che meritano di essere ascoltati, compresi e risolti. La gente ci chiede onestà, competenza, e le imprese ci chiedono più coraggio: essere accanto a loro senza chiedere nulla in cambio.
Come ho promesso ai cittadini e a Elly Schlein, che ha ribadito che a Manfredonia, in Italia e in Europa serve più solidarietà, sanità, lavoro giusto e giustizia sociale; io mi impegnerò a essere al servizio di questa comunità. A servizio di tutti e di tutte le categorie della nostra comunità.
Sarò accanto alla gente operosa, alle imprese presenti e a quelle che nasceranno, ai più deboli, ai giovani. Accanto agli agricoltori, agli artigiani e ai pescatori, perché il mare della nostra città, che ricominceremo a guardare per immaginare nuove prospettive, non sia solamente il nostro pane quotidiano ma, come ha cantato Lucio Dalla, uno spazio in cui “contare ancora le onde del mare e alzare la testa”.
Manfredonia deve alzare la testa e, solamente così, ritornerà la luce!