Tra le proposte un “Comitato di garanzia” consiliare
«DOPO una vita impegnata a migliorare le condizioni quotidiane dei più poveri, delle famiglie disagiate, dei minori e dei migranti, sono pronto con un entusiasmo propositivo e una competenza nuova a fare di questa città una vera comunità sognata, pronta finalmente a fare futuro».
SI PRESENTA così Domenico La Marca, 52 anni, operatore sociale laureato a Bari, candidato sindaco proposto da una coalizione di centrosinistra composta da Con, La Marca Sindaco, Manfredonia civica, Molo 21, Partito democratico, Progetto popolare, Verdi Europa.
«LA NOSTRA Manfredonia – afferma La Marca – ha bisogno di una nuova stagione politica: partecipata, aperta al cambiamento, al futuro e alla società. Una politica che, finalmente, ritorni a distribuire il suo potere, ad ascoltare tutti, condividendo con la cittadinanza le difficoltà e i sogni, le aspettative e i desideri. Se il passato è una pagina da archiviare, bisogna uscire fuori e guardare senza paura al nostro domani».
PUNTO di partenza del programma della coalizione, è la legalità: non come una mera parola d’ordine, ma come una postura morale e civica di tutti coloro che comporranno la nuova amministrazione. Bisognerà firmare gli atti d’impegno di Avviso Pubblico e di Libera. Ma non basta: la moralità e la correttezza di ogni singolo amministratore pubblico dovrà essere attenzionata da un “Comitato di garanzia” interno al consiglio comunale che possa sorvegliare e processare ogni singolo atto del nostro mandato.
LA LEGALITA’ come primo elemento necessario per lo sviluppo economico della nostra città e per il lavoro, che dovrà ritornare a essere dignitoso, regolare, inclusivo. Occorre sollecitare e favorire nuove opportunità per investire in questo territorio. Nei primi cento giorni di amministrazione, assieme a tutti gli attori istituzionali del territorio, imposteremo le opportune politiche per affrontare e risolvere gli atavici problemi che affliggono le nostre zone industriali. Problematiche antiche e nuove accumulatesi per gravi responsabilità locali. Avviarle a soluzione, cosa del tutto possibile, consentirà ai nostri concittadini di guardare con maggiore fondata speranza, al futuro e alle nuove economie, legate alla produttività, alle risorse materiali e immateriali del nostro territorio.
E DUNQUE più attenzione ai comparti della pesca e dell’agricoltura, che dovranno essere guidati in un percorso di sviluppo e modernizzazione, soprattutto rispetto alle tante possibilità che l’Europa ci offre. Valorizzazione e gestione integrata dei beni culturali, affinché la cultura diventi uno strumento e una leva dello sviluppo economico della città. Per l’identità turistica un brand unico di Manfredonia, una nuova gestione del LUC, una nuova stagione di opere pubbliche, un rilancio dell’Ospedale di Manfredonia (i manfredoniani devono nascere a Manfredonia) e del tessuto di welfare comunitario.
FARE di Manfredonia una città finalmente onesta, fiduciosa, eguale, solidale. «La mia Manfredonia sarà la città delle possibilità, del fare inclusivo, del sentirsi parte di un nuovo progetto di rinascita».
Michele Apollonio