Se parliamo di “Università a Manfredonia” sicuramente alla maggior parte dei sipontini verrà in mente la vecchia sede, quindi proponiamo un breve excursus storico sull’ex-polo universitario presente nel nostro Comune. Innanzitutto è bene specificare che si trattava di una sede decentrata dell’Università degli studi di Foggia, attivata a Manfredonia a partire dall’anno accademico 2001/2002 e dove si svolgeva il Corso di Laurea in “Economia dello sviluppo territoriale”, situato dove oggi si trovano gli uffici comunali dei servizi sociali. Tale corso era il frutto di un accordo di programma stipulato tra l’UNIFG ed il Comune di Manfredonia per lo sviluppo di iniziative didattiche e di ricerca scientifica nella città sipontina. Purtroppo dopo 10 anni, a causa della riforma del sistema universitario che ha imposto agli Atenei una forte contrazione delle spese e della propria offerta formativa, il Rettore dell’Università di Foggia, al fine di adeguarsi alle direttive ministeriali, manifestò al Sindaco di Manfredonia la volontà di recedere dal suddetto accordo di programma, avviando di fatto la procedura prevista per il recesso contrattuale. Quindi la Facoltà di “Economia dello sviluppo territoriale” chiuse definitivamente nel 2011, arrecando un danno non indifferente alle aspettative di crescita culturale e di sviluppo economico del territorio. Ma cosa è cambiato dopo 13 anni? Sicuramente in un contesto politico-economico che vede continui tagli imposti al sistema universitario pubblico italiano non è facile determinare cosa sia meglio, se ottimizzare le risorse stanziate potenziando le maggiori Università già esistenti oppure investire in una delocalizzazione dello sviluppo culturale e professionale della comunità locale, garantendo nuovamente una struttura che possa rappresentare una componente importante del tessuto socio-economico del territorio di Capitanata. Ma per una decisione politica in tal senso sarebbe senza dubbio determinante il volere dell’intera comunità garganica, con cui si potrebbero esercitare le dovute pressioni per proporre un utile investimento, al fine valorizzare sia la nostra città che i comuni limitrofi. Insomma si tratterebbe di una sede universitaria locale che possa attirare risorse finanziarie ed energie intellettuali in modo da coinvolgere attivamente gli stessi studenti universitari nella promozione del nostro territorio. In attesa di capire quindi su cosa vogliamo investire a Manfredonia, tra pesca, turismo, cultura, industria o sport, rimanendo in pratica fermi con le quattro frecce in ogni settore, si potrebbe sicuramente proporre di ricostituire ciò che sarebbe un importante luogo di incontro culturale e di studio per tutti i cittadini. Ovviamente è un procedimento complesso che parte dalla singola Università e si conclude con l’autorizzazione del Ministero dell’Università e della Ricerca. Come viene indicato nel nuovo Decreto Ministeriale 1154/2021, la proposta di istituzione di una nuova sede decentrata da parte di Atenei già accreditati deve essere formulata da parte dell’Ateneo contestualmente a quella dei corsi da accreditare nella nuova sede. Un ruolo fondamentale in questo senso viene svolto dal Dipartimento del corso di laurea che si intende costituire, infatti la richiesta presso il MUR deve essere presentata da parte dell’Università su proposta del Dipartimento stesso. Nel caso si voglia costituire quindi una nuova sede universitaria a Manfredonia occorre dapprima avviare, tramite le forme previste dal nostro Statuto, una consultazione con le categorie di cittadini interessate a tale iniziativa, nonché un confronto costruttivo tra le autorità politiche e le organizzazioni coinvolte in modo da definire e soprattutto quantificare l’interesse diffuso. In altre parole risulta necessario ascoltare l’opinione di tutti i ragazzi e le ragazze che frequentano gli ultimi anni di scuola, anche tramite i loro rappresentanti, cosicché si possa stabilire quanti siano gli studenti che hanno l’ambizione di frequentare un’Università direttamente a Manfredonia e cercare di capire a quale corso di laurea questi si vogliano iscrivere. In definitiva il cambiamento parte da noi, da ogni cittadino che, nel suo piccolo, potrebbe fornire un contributo fondamentale per valorizzare il nostro territorio, e si potrebbero ottenere dei risultati concreti solo unendo le forze e procedendo tutti nella stessa direzione. Il futuro è nelle nostre mani, dobbiamo solo decidere che strada percorrere.
Pasquale D’Antuono