È ancora viva nella mente l’esperienza vissuta l’autunno scorso quando una coloratissima scia di studenti, insegnanti, associazioni, sindacati, … si è riversata lungo le vie del centro storico di Manfredonia, manifestando con don Ciotti e Monsignor Padre Franco Moscone contro la mafia garganica. Quello straordinario corteo ha dato il Via ad un processo inarrestabile: la costituzione del Presidio cittadino di Libera, partendo da quello scolastico dell’Istituto Ungaretti “Caterina Ciavarella”. Martedì 21 maggio 2024, l’Auditorium della scuola Ungaretti ha ospitato il meeting il “Coraggio della memoria” con Daniela Marcone. La vicepresidente dell’associazione Libera ha ricordato quanto accadde al padre, vittima di mafia, quel giorno del marzo’95. Francesco Marcone, dir dell’Ufficio del Registro di Foggia, pochi giorni prima dell’omicidio, denunciò la corruzione dei colletti bianchi, cui seguirono una serie di arresti dei collusi con la malavita. La Marcone sottolinea l’importanza della “memoria collettiva, come la stella polare guida le nuove generazioni nel tessere le trame della giustizia sociale, della solidarietà e della crescita comunitaria”. Il racconto delle storie delle vittime di mafia, come afferma Don Ciotti, deve graffiare gli animi, smuovendo le coscienze dormienti. Continua la Marcone “nel tempo i media raccontarono che siamo un popolo omertoso. Si sbagliano e lo hanno dimostrato tutte le vittime che si sono prodigate nel combattere quelle logiche, perdendo la propria vita”. A 32 anni dalla strage di Capaci, il 23 maggio si commemorano i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, fondatori del pool antimafia a Palermo. Ovunque nelle piazze e nelle scuole si organizzano convegni a tema. Presso il Teatro Lucio Dalla di Manfredonia l’Istituto Perotto-Orsini ha organizzato l’incontro con Dario Levantino, autore del libro “Il cane di Falcone” che ha suscitato notevole interesse. Racconta la storia del giudice attraverso gli occhi del cane Uccio che scopre il suo “coraggio” nel difendere le due statue e la memoria dei due giudici, sacrificando la propria vita. Il giudice Falcone sosteneva “l’importante è saper convivere con la propria paura e non farsene condizionare. Questo è il coraggio altrimenti è incoscienza”. La comunità scolastica di Manfredonia sta spronando il territorio verso la costituzione del “Presidio cittadino di Libera”, diventando parte attiva del cambiamento per costruire insieme le basi di un onesto progresso socio-economico, preservando l’ambiente garganico.