“Ritorno a Manfredonia dal 1932, sempre per ammirare la fede e la devozione a Maria della sua gente; ora per coronare la fronte della Madre venerata di Gesù e nostra dei segni della regalità…”
“Sii dunque coronata col Figlio tuo divino, o Madonna nostra di Siponto; coronata Regina…La corona è di oro purissimo come il cuore dei tuoi figli che te la offrono, come il cuore del pastore che te la procurò”. ( Card. A. G. Roncalli).
“La Vergine santa che voi venerate con affetto nella vostra Cattedrale, seguendo la tradizione dei padri, vi aiuti e vi conforti in questa grande e urgente impresa. Invocando la Vergine e chiedendo la sua protezione, imparto la Benedizione Apostolica a tutti voi; ai Sacerdoti, ai Religiosi e alle Religiose, al Seminario, agli Istituti scolastici e di assistenza; poi ancora ai pescatori ed ai marittimi, agli operai, alle persone che soffrono e a tutte le Autorità civili. Manfredonia che hai le radici della tua fede nell’età apostolica e conservi nel cuore un fervido amore per la Madre di Dio, io ti benedico e ti saluto”.
(Giovanni Paolo II)
Così il Card. Giuseppe Angelo Roncalli, patriarca di Venezia, poi Papa Giovanni XXIII, il 28 agosto 1955, durante l’omelia celebrativa della Messa pontificale per l’incoronazione della Madonna di Siponto, esalta la “fede e la devozione a Maria della gente di Manfredonia, gente amica, buona, onesta, lavoratrice”. In quella circostanza benedisse la posa della prima pietra della chiesa di S. Michele Arcangelo. Così Papa Giovanni Paolo II, 32 anni dopo, il 24 maggio 1987, in occasione della sua visita apostolica in Capitanata, ebbe l’amabilità, anche se in modo fugace, di fermarsi a
Manfredonia. Mirabile fu l’incontro con i fedeli convenuti dall’intera Diocesi per salutarlo e ascoltare la sua parola. A distanza di 27 anni sentiamo ancora riecheggiare nella Piazza, dedicata al
suo predecessore Giovanni XXIII, il suo messaggio molto forte e appassionato rivolto a quanti si sono allontanati dalla fede e dalla parola di Dio. In quella occasione avemmo il privilegio di
commentare il suo passaggio e di raccogliere la sua meravigliosa e commovente testimonianza d’amore, di fede e di speranza. Due giganti della Fede che Papa Francesco il 27 aprile 2014, al cospetto del Mondo intero, ha proclamato santi, portandoli sul podio più alto degli Altari. Figure emblematiche che con il loro “modus operandi”, hanno rivoluzionato la storia della Chiesa
Universale. Due avvenimenti di portata epocale per la nostra Arcidiocesi, terra di papi e di santi.
L’ultima visita di un pontefice risale a 715 anni fa, allorquando Papa Gregorio X benedisse la incipiente fabbrica del Duomo sipontino distrutto dai turchi nel 1620. Ora si aspetta che si verifichi
un altro grande straordinario evento. La elevazione agli onori degli altari di Fra’ Vincenzo Maria Orsini, vescovo sipontino, elevato, poi, al Soglio Pontificio con il nome di Benedetto XIII che
durante il suo lungo ministero pastorale ha lasciato un segno indelebile con opere che ancora oggi stanno a testimoniare l’amore e l’affetto che nutriva per Manfredonia e l’intera Diocesi. Grande giubilo per l’intero popolo sipontino nell’apprendere che, il 15 febbraio 2010, con editto del vicario generale della Santa Sede, è stata riaperta la causa di beatificazione di Papa Orsini, interrotta 79
anni prima, con la speranza che anch’Egli quanto prima sia elevato agli onori degli Altari.
Matteo di Sabato
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