Giovedì 21 Novembre 2024

Due candidati sindaci a Tremiti

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Niente partiti ma solo “fazioni” guidati da Annalisa Lisci e Roberto Calabrese

FRA i comuni della provincia di Foggia che l’8 e 9 giugno prossimi si recheranno alle urne per eleggere il sindaco e il consiglio comunale, c’è anche quello delle Isole Tremiti. Un arcipelago al largo del Gargano (22km dalla costa pugliese, 45 da quella molisana) composto dalle isole San Nicola, San Domino e altre due minori. Fa parte del Parco nazionale del Gargano. Poco meno di cinquecento gli abitanti residenti. Che in estate diventano diverse centinaia di migliaia per la presenza dei turisti che prediligono quell’arcipelago per la naturale bellezza del paesaggio, il mare incontaminato, la natura lussureggiante.

UN’OASI paradisiaca in mezzo all’Adriatico, dove tuttavia non mancano i problemi avvertiti dai residenti e dagli ospiti estivi. Per questo appuntamento elettorale, due sono gli schieramenti che si contendono il diritto di governare sulle Tremiti. Non sono schieramenti che fanno capo a partiti politici (non sono arrivati fin lì) e neanche civiche nel senso ordinario del termine. Sono piuttosto due “fazioni” che tradizionalmente rappresentano i residenti personificate dai rispettivi leader che per questa tornata sono Roberto Calabrese nipote del compianto sindaco Pinuccio Calabrese prematuramente scomparso, e Annalisa Lisci, ristoratrice e pescatrice del luogo, che tenta di rompere il predominio maschile dei sindaci di Tremiti provando a saltare dai banchi dell’opposizione in consiglio comunale, ove si è distinta per attenzione e grinta sulle tematiche isolane, a quello di sindaca.

“PROGETTO Tremiti Bene Comune” è il motto del suo simbolo elettorale. Al quale si contrappone “Tremiti nuovi orizzonti” di Roberto Calabrese. «Con l’appoggio dei miei concittadini – proclama – riuscirò a raggiungere la concretezza per tutti qui problemi che le precedenti amministrazioni hanno intraprese». La candidatura a sindaca di una donna ha suscitato molto interesse e fiducia. A Tremiti si è riusciti laddove in altre città non si è osato. Un indubbio segno di progresso.

«C’È TANTO da fare – incalza Calabrese – e la squadra “Tremiti nuovi orizzonti” è pronta a raccogliere la sfida, a lavorare per la nostra Comunità, pronta alla collaborazione dei tremitesi e a raccogliere idee e proposte». Mancando fronzoli politici, i discorsi elettorali sono essenzialmente pratici: PNRR, lavori pubblici, continuità territoriale, futuro per le nuove generazioni, promozione e tutela dell’arcipelago per le sfide del turismo e dunque dell’economia. In questa prospettiva sono richiamate questioni da tempo sul tappeto ma tralasciate sistematicamente, come il porto, l’ascensore, l’approvvigionamento idrico autonomo (dissalatore), la sanità fino a quell’idea favolosa del ponte di collegamento tra le due isole maggiori.

NELLA PASSATA amministrazione venne votata alla unanimità una deliberazione del consiglio inerente al “Ripristino del ponte di re Ferdinando II di Borbone”. Un atto di indirizzo che apre alla realizzazione di un’opera che oltre ad aggiungere una forte attrazione turistica, realizzerebbe un sicuro collegamento nell’arcipelago oggi affidato a barche costose e non sempre praticabili.

Michele Apollonio

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