Giovedì 26 Dicembre 2024

Partecipazione ai Gruppi di Lavoro Operativi nell’istituto Bozzini Fasani di Lucera: le precisazioni della ASL Foggia

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In riferimento alle notizie pubblicate a mezzo stampa circa la mancata partecipazione in presenza degli operatori della ASL ai Gruppi di Lavoro Operativi (GLO) nell’istituto Bozzini Fasani di Lucera si chiarisce quanto segue.

Gli operatori del Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SNPIA) partecipano a tutti i Gruppi richiesti per minori con disabilità dalle scuole del territorio sia in presenza che da remoto, secondo quanto previsto dalla telemedicina, tipologia di assistenza sempre più diffusa.

La modalità da remoto è scelta per consentire agli operatori di pianificare e organizzare tutte le attività quotidiane in un’ottica di efficientamento dell’assistenza e di ottimizzazione delle risorse; consente, allo stesso tempo, alle famiglie con minori con disabilità di partecipare ai Gruppi di Lavoro Operativi direttamente da casa.

La partecipazione in presenza, su richieste specifiche delle Scuole, è attivata, invece, ogni qualvolta ci siano particolari, urgenti esigenze che richiedano provvedimenti immediati.

Il necessario supporto specialistico agli studenti con disabilità, quindi, è costantemente garantito dagli operatori a cui va il ringraziamento della Direzione per la dedizione con cui svolgono quotidianamente le proprie attività, nonostante la carenza cronica di personale nelle discipline specifiche.

Cosa prevede la norma?

L’insieme delle azioni che consentono l’inclusione dei minori affetti da disabilità nel percorso scolastico sono variamente articolate e differenziate. Il primo passo, ai sensi della normativa Legge n. 104/1992 è la presa in carico del minore. In questa fase si procede con una accurata valutazione psicodiagnostica che, in relazione alle esigenze del minore e della famiglia, può richiedere anche più incontri. Al termine di tale processo, nel colloquio di restituzione diagnostica, alla famiglia viene consegnata una dettagliata relazione contenente, oltre che le conclusioni diagnostiche, anche le misure da applicare per far fronte alla eventuale disabilità.

Spetta, a questo punto, alla famiglia presentare la documentazione al Collegio Tecnico, istituito nella ASL Foggia ai sensi della citata normativa, perché la documentazione fornita venga ratificata in un verbale che consente il riconoscimento al minore del diritto al supporto dell’insegnante di sostegno. Da questo momento in poi, una cascata di azioni porterà gli operatori della ASL alla formulazione della “Diagnosi Funzionale” che sarà inviata alla scuola e alle successive valutazioni che consentono, dove necessario di supportare il bambino e gli insegnanti, se richiesto, nel percorso che il minore affronterà durante la frequenza scolastica. Se necessario, su richiesta, il Servizio di Neuropsichiatria Infantile (SNPIA) è disponibile per un counseling agli insegnanti o alla famiglia.

Il GLO (Gruppo di lavoro) è solo un momento in cui i Servizi, gli insegnanti e la famiglia si confrontano sul PEI, ossia un Progetto Educativo Individualizzato sul minore. Il GLO è composto dal team dei docenti contitolari o dal consiglio di classe, ivi compreso l’insegnante specializzato per il sostegno didattico e presieduto dal dirigente scolastico. I genitori dell’alunno con disabilità – o chi esercita la responsabilità̀ genitoriale – partecipano ai lavori del GLO. Il decreto indica, inoltre, come partecipanti al GLO altre persone definite «figure professionali specifiche, interne ed esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con la bambina o il bambino con disabilità».

Tra le figure esterne al contesto scolastico, possono prendere parte al GLO: specialisti e terapisti dell’ASL e specialisti/terapisti privati segnalati dalla famiglia.

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Capitanata · Comunicati · News

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