Cuore, orgoglio e determinazione per il Manfredonia di Franco Cinque, che vince in rimonta contro la corazzata Casarano e raggiunge quota 40 punti in classifica, ad un solo punto dalla salvezza che si giocherà domenica prossima a Gravina.
Sipontini che ci credono fino alla fine, spinti dal tifo incessante del suo pubblico, conquistando meritatamente una vittoria vitale.
Non c’è Calemme ma rientra Giacobbe in mediana, con Cicerelli e Hernaiz accanto; in avanti spazio a Balba.
La pressione psicologica è alta soprattutto per i biancocelesti, “condannati” a vincere per raggiungere la salvezza.
E’ lunga la fase di studio per entrambe, interrotta al 17’ da Perez che, imbucato da Citro, elude il fuorigioco e calci in porta trovando però il muro Paduano che gli chiude lo specchio.
Il Casarano dimostra di avere qualità in avanti ma i sipontini non si intimoriscono e, anzi, prova a tessere gioco come al 41’ quando lo scambio in velocità Balba-Babaj-Balba viene disinnescato dall’anticipo di Guastamacchia, che ferma il 2006 a due passi dalla porta.
Dopo 4’ della ripresa grande occasione per i rossoblu: palla tagliata dentro di , tuffo di testa di Citro e Paduano si supera con una gran parata.
La posta in palio è alta, si gioca a tutto campo e senza alcun risparmio energetico. Ma l’incubo si materializza, un po’ a sorpresa visto l’andamento del match, alla prima disattenzione del Donia, che consente a Gjonaj di portare in vantaggio i salentini.
Ma il Manfredonia è vivo, viene preso per mano dal pubblico e con tanto orgoglio prima trovano il pareggio (45’) con Babaj, che dal limite scarica in porta tutta la rabbia dei suoi compagni, fulminando Pucci e poi, come nelle migliori delle fiabe, la ribalta nei minuti di recupero con il destro chirurgico di Giacobbe che, dal limite, la mette nell’angolino e fa esplodere il Miramare.
Area Comunicazione Manfredonia Calcio
Foto Melcarne