Il 23 aprile del 1929 veniva inaugurata in pompa magna la fontana della villa comunale. Quell’allegro zampillo che fuoriesce da un cumulo di pietre, pezzi di scogli presi nel mare, non è una semplice fontana da abbellimento. Infatti, venne fatta realizzare dal ragionier Bissanti, finanziatore dei lavori di installazione delle tubature che permisero a tutte le case della città di avere l’acqua corrente, come simbolo dell’arrivo dell’acqua a Manfredonia. Bisogna anche ricordare che ai lavori che negli anni ’20-’30 l’Acquedotto Pugliese stava realizzando per collegare le sorgenti campane del Sele con la città dobbiamo la scoperta di Grotta Scaloria, autentica testimonianza della vita nel neolitico, per coincidenza legata al culto delle acque. L’accesso alla grotta, infatti, venne riportato alla luce dagli scavi effettuati per la posa delle tubazioni moderne. In occasione del centenario dell’arrivo dell’acqua in provincia di Foggia l’Acquedotto Pugliese ha organizzato una mostra itinerante per raccontare la storia dell’acqua in Puglia. La mostra, intitolata “La fontana racconta”, sarà a Manfredonia dal 16 aprile al 4 maggio. Nel cuore del centro storico della città, presso le Ex Fabbriche San Francesco, si possono ammirare più di 60 scatti fotografici e veri e propri manufatti, tra utensili, botti, anfore e vasi del ‘900 utilizzati per la raccolta e la conservazione dell’acqua potabile, prima dell’arrivo dell’Acquedotto nella “siticulosa Apulia” e nelle case di tutti i pugliesi. La fontana racconta è un grande progetto di conservazione della memoria, rivolto soprattutto ai ragazzi delle scuole, e allo stesso tempo l’occasione per sottolineare l’importanza del servizio idrico e il ruolo insostituibile dell’acqua pubblica per il benessere dei cittadini e lo sviluppo del territorio. Orari di apertura: Dal lunedì al venerdì 09:00 – 12:00 / 18:00 – 20:00, Sabato 09:00 – 12:00.
L’ingresso è gratuito.
Mariantonietta Di Sabato