Giovedì 21 Novembre 2024

La Commissaria Prefettizia licenzia gli amministratori ASE

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Per giusta causa e nomina un nuovo Amministratore unico

 

  «Decreta di revocare per giusta causa e con effetti immediato, la nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione di ASE s.p.a. e di nominare in via d’urgenza, per l’amministrazione di detta società, Amministratore unico il dottor Marcello Danisi, con studio professionale in Bari, in possesso di adeguata professionalità come da curriculum acquisito agli atti». La Commissaria straordinaria al Comune di Manfredonia, Rachele Grandolfo, precisa che «detta nomina viene effettuata anche ai sensi e per gli effetti dell’art. 2409 del codice civile» che prevede «Se vi è fondato sospetto di gravi irregolarità nell’adempimento dei doveri degli amministratori e dei sindaci, i soci che rappresentano il decimo del capitale sociale possono denunziare i fatti al tribunale».

Come noto, l’Azienda speciale ecologica partecipata al 97% dal Comune di Manfredonia con socio il Comune di Vieste, è retta da un Consiglio di amministrazione di tre membri nominato dal sindaco Gianni Rotice in sostituzione dell’Amministratore unico Rphael Rossi nominato dalla Commissione straordinaria Piscitelli, che per la sua ineccepibile conduzione dell’azienda fu oggetto di minacce con invio anche di proiettili. Una sostituzione accompagnata da perplessità e opacità sospette.

Il severo intervento della vice prefetto Grandolfo sulla società in house comunale,

a seguito «della grave situazione» venutasi a determinare in quella azienda, emersa dalla vicenda giudiziaria politico-amministrativa “Giù le mani” condotta a Manfredonia dalla Procura della Repubblica di Foggia che ha prodotto, tra l’altro, misure cautelarti ad un ex dipendente dell’Ase e al figlio. La Commissaria straordinaria ha pertanto adottato nuove misure organizzative interne, volte ad un «efficiente sistema di indirizzo e controllo», inviando la dirigente comunale ingegnere Rosa Tedeschi e il tenente della Guardia di Finanza Paolo Claudio Bisceglia.

L’attività svolta ha evidenziato una serie di condotte da parte del consiglio di amministrazione, che hanno portato alle decisioni della Commissaria Grandolfo. Tra i rilievi evidenziati nella relazione dei due inviati comunali, mancanze ed omissioni inerenti al Piano industriale 2024-2031; le penalità nell’esecuzione dei contratti; omissioni nell’esecuzione di diverse procedure; inadempienze presso il centro di raccolta comunale; gli squilibri dei compensi all’organo amministrativo; mancata sottoposizione del compenso all’assemblea; irregolarità nella convocazione dell’assemblea societaria; consulenze esterne, gestione del personale aziendale.

Lo spaccato raccapricciante di una Azienda da sempre chiacchierata, da sempre usata dal potere politico che ha da sempre mascherato le tante situazioni come queste ora svelate e denunciate. L’auspico è quello che si siano avviate le buone pratiche che rendano efficiente e trasparente quell’Azienda preposta ad un fondamentale servizio per la città, finalmente restituita alla sua naturale funzione.

Michele Apollonio

 

 

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