Non si può tacere oggi davanti all’ennesimo atto di minacce rivolte al Sindaco di Peschici, Luigi D’Arenzo, e alla sua famiglia, cui va tutta la mia solidarietà personale e dell’intera Chiesa Diocesana.
Sì, non possiamo non alzare la nostra voce oggi davanti a questo atto intimidatorio che danneggia e mette in cattiva luce la cittadina di Peschici. Il lavoro di un Sindaco e delle Amministrazioni, in un momento storico particolare per la nostra terra che è sotto i riflettori di analisi per possibili infiltrazioni mafiose, richiede coraggio, competenza e determinazione. Ne siamo certi e lo ripetiamo con costanza: nelle nostre belle città garganiche non ci può più essere posto per chi vuole o sa solo usare la violenza per i propri personali interessi ed imporre la propria visione di potere.
La mia vicinanza e rinnovata stima in questo momento perciò va al Sindaco D’Arenzo ed alla famiglia per le minacce subite, che sento come rivolte alla mia persona, come anche a tutto il popolo del Gargano, che sta cercando di rialzarsi e porre fine ai tanti lacci delle criminalità organizzate che pretendono di governare il territorio e condizionare le Istituzioni.
Quella della Chiesa locale è voce di condanna, che si alza nei confronti di queste mentalità e modalità che infestano il nostro ‘amato Gargano’ e vogliono che esso sia loro soggiogato, ma è anche voce di conforto ed incoraggiamento per un popolo che ha una storia ed una volontà di bene da difendere e far maturare. Per questo ricordo a tutti che non c’è giustizia, né tantomeno libertà se si perseguono logiche perverse e di parte.
I recenti risultati delle inchieste su Vieste dimostrano che le associazioni mafiose, per quanto organizzate, non riusciranno a imporre la loro logica, anche grazie alle tante persone che sono fedeli
servitori delle Istituzioni statali e locali al servizio delle comunità del territorio.
Al sindaco Luigi D’Arenzo e a quanti si impegnano quotidianamente dentro e fuori le Istituzioni, ad ogni titolo e grado, nella lotta per la trasparenza e la legalità, continuo a ripetere: coraggio, andiamo avanti, è la strada giusta!
p. Franco Moscone crs
Arcivescovo