Lo Riso smaschera le riunioni beffa di Fratelli d’Italia
CHE queste elezioni amministrative vanno evidenziando tutti i mali e i tormenti accumulati in anni di “mala gestio” della cosa pubblica cittadina, è stato ampiamente dimostrato in questi mesi che precedono le consultazioni elettorali per dare alla città un nuovo governo qualificato, capace, onesto, propositivo. Se ne sono viste di tutti i colori mortificando il povero cittadino abbacinato da tutta una serie di situazioni che non hanno concluso nulla se non confermato il clima di estrema incertezza sull’avvenire.
A METTERCI la ciliegina sulla torta avvelenata, ci sta pensando il centrodestra o quella parte che come tale si presenta in contrasto con un’altra parte che sconfessa la prima. In particolare il partito Fratelli d’Italia che da mesi battaglia al suo interno alla ricerca di una unità che non c’è. Un comunicato a firma “Uniti e compatti alle elezioni” annuncia che «su impulso del Commissario cittadino di Fd’I, si sono incontrati i partiti e le liste civiche che si identificano nell’area del centrodestra» e cioè – viene specificato – Fratelli d’Italia, Udc, Lega, Strada facendo e Pop. «Dalla discussione – rivela la nota – è emersa l’unanime volontà di presentarsi alle elezioni in maniera unitaria e compatta» non senza avvertire che «in tempi brevi la coalizione comunicherà la propria scelta del miglior candidato sindaco».
POSTA così la cosa appare anche plausibile. Ma non è tutto oro quello che luce. Anzi. A mettere le cose in chiaro arriva un comunicato del Fratelli d’Italia di Vincenzo Lo Riso, storico rappresentante di quella parte politica. «Nella sequela di sigle di partiti inesistenti a Manfredonia – esplicita – viene citata la Lega rappresentata da chi? l’Udc rappresentata da chi? E la stessa Fratelli d’Italia da chi è rappresentata considerato che Matteo Robustella non ha nessuna nomina ufficiale, ed è spaccata in due tronconi. Manca all’appello Forza Italia, partito che esprime un deputato e “Noi moderati”, corpo portante dei Fd’I di Manfredonia. E allora – evidenzia Lo Riso – scava, scava emerge che questa presunta unità del centrodestra si riduce al solo movimento civico dell’ex sindaco Rotice e ad una minima parte di Fd’I. Di quale coalizione quindi si parla? I cittadini di Manfredonia – insiste Lo Riso – vogliono chiarezza e soprattutto discontinuità rispetto all’amministrazione Rotice, rispetto al quale il partito di Giorgia Meloni aveva espresso sfiducia prima ancora che lo facesse Forza Italia mandandolo saggiamente a casa».
TRA le situazioni oscure anche quella del candidato sindaco. Le voci corse indicano Matteo Robustella o Vincenzo Di Staso, l’ex consigliere comunale di FI passato poi a sostenere il parente Rotice. Insomma si è nel pieno caos, una indecorosa sceneggiata che non si sa dove condurrà.
SULL’ALTRO versante la riconquistata alleanza PD-5Stelle è alla ricerca di una nuova identità politica che faccia presa sull’elettorato. Caduto nel nulla l’appello alle altre formazioni, in primis ai “vecchi” colleghi di coalizione Molo 21, Con, Progetto popolare, Manfredonia civica che hanno annunciato di procedere autonomamente sostenendo il candidato sindaco Domenico La Marca.
Michele Apollonio