Aree protette ancora bersagliate da criminali senza scrupoli.
Le Guardie Ambientali Italiane coordinate dal responsabile Alessandro Manzella, nonostante le avverse condizioni meteo, controllavano con l’ausilio del drone, un territorio protetto, che ricade nell’area del Parco Nazionale del Gargano.
Quello che le Guardie Ambientali hanno individuato, sorvolando quella zona, (difficilmente raggiungibile) sono rifiuti speciali, composti da cavi di rame sguainata, abbandonati tra piante di ulivo, in località Taccone.
L’estensione del Parco Nazionale del Gargano è di 118.144 ettari “territorio infinito” difficile da CONTROLLARLO!?
È sconcertante -aggiunge Manzella-, scoprire rifiuti abbandonati, in posti impensabili e perpetrati da esseri sconsiderati, indegni di vivere in un paese civile.
Pare i proprietari abbiano già informato le autorità preposte, denunciando il tutto ai Carabinieri Forestali raggruppamento Parchi, per i dovuti accertamenti.
Alessandro Manzella
Resp.le Guardie Ambientali Italiane