A Manfredonia è in atto una aspra e deplorevole contesa
In questa ansimante vigilia che precede la grande consultazione popolare da cui dovrà sortire la nuova formazione del governo cittadino, se ne vedono e se ne sentono di tutti i colori meno che quelli giusti per fare chiarezza sul delicato e decisivo momento politico-amministrativo. Niente è ancora definito; non ci sono abbozzi di indicazioni di nomi rappresentativi di posizioni politiche, di programmi e progetti circostanziati. Si brancola nel buio ed è tutto da definire.
Non mancano però i litigi, in sordina o apertamente sciorinati. Come quello venuto a galla nei Fratelli d’Italia che più che alla politica attiene a certi ambienti che una volta si definivano da lavandaia. La disputa è su chi è (o sarebbe) il referente di quel partito. A contendersi quella carica sono Vincenzo Lo Riso e Matteo Robustella. Riconosciuto uomo storico di destra il primo, ultimo arrivato sulla scena politica locale il secondo. Intanto va annotato come a marzo inoltrato vi siano ancora di queste querelle che denotano quanto meno la leggerezza se non l’incoscienza, di affrontare a un momento così delicato e fondamentale per le sorti della città, almeno da parte del partito in questione.
Fino ad ora è stato Lo Riso a muoversi in rappresentanza di FdI avviando anche contatti per future alleanze; Robustella si è fatto vivo con una nota nella quale afferma di essere «L’unico referente autorizzato ad agire a nome e per conto di Fratelli d’Italia nel territorio di Manfredonia che non è in una situazione di incertezza o divisione. Stiamo lavorando – afferma – con impegno per consolidare la nostra base, per rafforzare le sfide future con un progetto politico solido e inclusivo». Sostiene che la locale sezione di FdI «è più attiva e coesa che mai», che «ci stiamo preparando alle prossime amministrative con un progetto lucido e concreto», che «stiamo definendo la lista dei candidati in stretta collaborazione con il direttivo provinciale» e via di questo passo.
Una serie di enunciazioni che appaiono del tutto generiche e vaghe, prive di indicazioni concrete e attinenti alle posizioni di FdI: rileva la gente che esige chiarezza di intenti e di comunicazione, stanca di annunci vuoti senza alcuna indicazione pe il momento cruciale che Manfredonia sta vivendo. Tra le altre considerazioni, quella fondamentale, per evitare tali assurdi conflitti personali e per contro dare indicazioni serie e circostanziate, che riporta alla segreteria provinciale rinnovata nei suoi ranghi: perché – si chiede – il neo eletto segretario De Leonardis non interviene? Perché non si indice il congresso comunale per fare chiarezza su tanti aspetti che vanno oltre il partito stesso? Come ad esempio su certe voci corse in sordina circa tentativi di apparentamenti che ricordano un recente deprecato passato che sarebbe caldeggiato da Foggia ma drasticamente avversato quanto meno dalla gran parte degli elettori di destra. E probabilmente – insinuano i susurri e i bene informati – il conflitto Robustella-Lo Riso risiederebbe in questa prospettiva.
La gente è furibonda, disorientata, preoccupata. Quel che meno occorre in questi frangenti decisivi per ricostruire l’identità della città, sono l’intrigo fine a sé steso, le manovre oscure e fuorvianti, la esclusione di un dialogo aperto con la gente.
Michele Apollonio