Il Rosmarinum Officinalis L., è una pianta appartenente alla Famiglia delle Labiate.
E’ un arbusto sempreverde molto ramificato, con foglie lineari e odorose. Il Rosmarino fiorisce dappertutto e nel Gargano si trova abbarbicato sulla roccia calcarea con un particolare profumo. Fiorisce per quasi tutta la buona stagione .I fiori di un bel colore verde-azzurro sono raccolti in infiorescenze.
Il suo nome evoca il mare: secondo alcuni deriverebbe da ros, rugiada, e maris, mare, dai bei fiori che ricordano il colore del mare.
Per gli Egizi era simbolo di immortalità, poiché usavano metterne una manciata in mano al defunto per facilitarne il viaggio nell’oltretomba. I Romani incoronavano coi rami del rosmarino le statuette dei Lari, i numi protettori della casa.
Questa pianta occupava un posto importante in tutte le cerimonie religiose e nelle feste pubbliche e private. Nel Medioevo era considerato un simbolo di Amore. Nel X Sec. , durante i matrimoni, la sposa apriva il corteo seguita da due paggi che portavano piante di Rosmarino, simbolo di amore e di prosperità. Gli antichi usavano mettere rami di rosmarino in un vaso vicino alla porta per allontanare le malattie. Il suo profumo avrebbe potenziato la memoria, cosicchè si usava studiare tenendo un ramo di rosmarino sul tavolo o cingendosi le tempie come una corona.
A questo suo potere allude Shakespeare , nell’ Amleto , quando Ofelia, impazzita, dice a Laerte porgendone un rametto :
“Ecco del Rosmarino, questo è per la rimembranza,
vi prego, amore, ricordate;
ed ecco delle viole , queste per i pensieri”.
Nel Medioevo si attribuirono al Rosmarino molte proprietà medicamentose, anche oggi confermate e tuttora, le sommità fiorite sono utilizzate in diverse preparazioni.
Particolare successo ha avuto l’uso del Rosmarino in cosmetologia: con l’olio essenziale della pianta si preparano varie creme di bellezza, lozioni, che in passato ebbero grande importanza.
Nel XVII Sec.la Regina Isabella di Ungheria , settuagenaria e piena d acciacchi, ritrovò, si dice, la salute e una seconda giovinezza grazie al Rosmarino. La ricetta dell’ “Acqua di giovinezza della Regina” è semplice: basta unire alcolato di Lavanda, di Rosmarino e di Menta. Cosi si esprimeva la Regina Isabella:
< Io Isabella, Rgina di Ungheria, di anni 72, inferma nelle membra e affetta da gotta, ho adoperato per un anno intero la ricetta di questa acqua, donatemi da un eremita mai conosciuto, la quale produsse su di me un così salutare effetto che sono guarita e ho riacquistato le forze e la bellezza del viso, tanto da sembrare ancora bella a qualcuno”.>
Altrettanto portentoso fu : “L’Aceto dei quattro ladri “.
Fece la sua comparsa durante l’epidemia di peste che colpì Tolosa fra il 1628 e il 1631. Secondo quanto attestano i registri della città, quattro ladri arrestati in flagrante mentre rubavano in case di appestati, furono costretti a confessare, se volevano essere graziati, quale sostanza li preservava dal contagio.
Appena rivelarono la formula, furono impiccati. La ricetta prevedeva di mettere in infusione in alcool , della Lavanda, della Menta piperita , del Rosmarino, del Ginepro e della Cannella, oltre alle cortecce di Cedro e qualche grammo di Garofano. Quindi si aggiungeva dell’aceto diluito in acqua.
Il Rosmarino stimola la secrezione gastrica e aumenta l’appetito. Viene usato per questo molto in cucina
L’olio essenziale di Rosmarino ha azione batteriostatica, capace di bloccare la moltiplicazione dei microbi, specialmente il bacillo del tifo, ma anche dei meningococchi , stafilococchi e della difterite.
Usato esternamente come crema o pomata guarisce molte piaghe e ferite.
Viene usato contro l’asma ,astenia, come diuretico, combatte il colesterolo, negli edemi e nell’emicrania, concilia il sonno….e in altre patologie.
In associazione con l’Ortica , il Rosmarino, in soluzione alcoolica, ha un forte potere anticaduta dei capelli. Nell’antichità dai fusti legnosi della pianta se ne ricavavano dei pettini che usati sistematicamente, rinforzavano il cuoio capelluto e fermavano la caduta dei capelli.
Usato come crema o olio, sulla pelle, ha un grande potere antirughe e antinvecchiamento.
Per preparare un buon aceto aromatico vi suggerisco questa ricetta:
Aceto di vino rosso 650 cc (in volume)
Mosto cotto di vino 350 cc
Mettere in un recipiente di vetro , agitare e aggiungere
Una stecca di cannella
6 -7 grani di chiodi di garofano
Circa 100 /150 grammi di Rosmarino (fiori e foglie) fresche.
Tenere il tutto per circa un mese e poi filtrare su tela sottile.
Usare come per condire insalate, o altro in cui necessita l’uso dell’aceto aromatico.
Aldo Caroleo