Il Manfredonia non conosce soste, intoppi e marcia dritto verso la salvezza diretta. In un Campionato, il girone H della serie D, quarta serie nazionale, in cui fallimenti e flop sono all’ordine del giorno e colpiscono anche “piazze” ricche e blasonate, i ragazzi di mister Cinque marciano con ruolino impressionante per regolarità e affidabilità. Il mister sipontino è sicuramente il tecnico che più di tutti sta marcando una stagione ancor più straordinaria se si pensa che l’iscrizione è stata perfezionata quasi alla scadenza dei termini e si pensa che quando gli altri stavano completando il ritiro di precampionato il Manfredonia non aveva neanche un contrattualizzato. In campo si “vede” quanto di buono è stato fatto nello spogliatoio dove è facile immaginare un ambiente sereno, “friendly”, aiutato anche dagli ottimi risultati. La squadra ha uomini importanti nelle zone nevralgiche: Konate, Giacobbe e Carbonaro costituiscono un asse intorno al quale tutti ruotano e sul quale il mister sipontino fa variare i suoi moduli tattici. Anche gli under stanno brillando, Babaj e Bamba non sono più una novità e il gioiellino Balba, fresco di Viareggio, è già in rampa di lancio per importanti club nazionali. A dieci giornate dalla fine del campionato al Manfredonia potrebbero bastare otto punti, per arrivare a 40, dove dovrebbe trovare la salvezza diretta, anche se lo scorso anno ne sono bastati 37. “Sulla carta” l’obiettivo sembra scontato ma non mancano le insidie: squadre che sembravano spacciate, Gallipoli e Palmese, hanno avuto un riscatto ed una risalita notevole, altre, al contrario, Barletta su tutte, annaspano sulla linea di galleggiamento con rischi di playout che non erano certo l’obiettivo stagionale. Domenica il Manfredonia va a Barletta per non perdere. Tornare con il bottino pieno sarebbe prestigioso per il blasone della città di Eraclio e per classifica che potrebbe avere “odore” di playoff.
di Antonio Baldassarre