Domenica 22 Dicembre 2024

Rinviato a giudizio l’imprenditore Gianni Rotice per la morte di un suo dipendente

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L’infortunio nel 2021 con lui a giudizio anche altri tre dipendenti

È STATA fissata per il 22 maggio prossimo presso il Tribunale di Foggia, l’udienza penale che vede imputato Gianni Rotice, ex sindaco di Manfredonia, e rappresentante legale della ditta “Gianni Rotice Srl a socio unico”, rinviato a giudizio per la morte di Alessandro Rosciano, operaio di 47 anni, impegnato in un cantiere della ditta Rotice aperto in contrada Le Matine di San Giovanni Rotondo. Il 9 agosto 2021 l’operaio è rimasto schiacciato sotto un pannello di cemento armato. Con l’imprenditore sono stati rinviati a giudizio altri tre dipendenti della ditta Rotice: Raffaele Cagnazzi, coordinatore per l’esecuzione dei lavori; Paolo Leone, responsabile del servizio di prevenzione e protezione; Davide Martella, addetto alla conduzione di macchie operatrici.

L’INGEGNERE Gianni Rotice nella posizione di datore di lavoro dell’operaio deceduto, è chiamato a rispondere in merito alla formazione e all’informazione sui rischi derivanti dall’uso di macchinari e attrezzature; per le lacune riscontrate all’interno del Piano operativo di sicurezza relative alla valutazione dei rischi particolari derivanti dall’esecuzione dei lavori di carico, scarico e montaggio in opera dei pannelli prefabbricati in cemento armato; e per la mancata attuazione di quanto previsto dallo stesso piano in relazione della presenza degli addetti di primo soccorso e alla presenza del capo cantiere.

«OCCORRE chiamare le cose con il loro nome» dichiara l’avvocato Fischetti, difensore dei familiari del defunto costituitesi parti civili, vale a dire madre, padre e sorella. «Quello del povero Alessandro, che oggi avrebbe compiuto 50 anni, è un omicidio» afferma Fischetti. «Le dinamiche, la successione logica degli eventi e le varie risultanze investigative sono chiare e purtroppo nulla è valso a fermare questa strage infinita. La famiglia adesso attende una risposta definitiva sul perché di questa tragedia».

L’IMPRENDITORE ed ex sindaco Gianni Rotice, impegnato anche nella campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Manfredonia, è difeso dagli avvocati Gianluca Ursitti e Gaetano Prencipe; mentre gli altri tre imputati sono difesi Cagnazzi dall’avvocato Stefano Pecorella, Leone da Gabriele Esposto, Martella da Danilo Borgia, infine la Gianni Rotice Srl dall’avvocato Noemi Occulto.

  Mic. Ap.

 

 

 

 

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