“Con 15 morti, nel 2023, la Capitanata è risultata, dopo Bari, la provincia pugliese con il più alto numero di incidenti mortali sul lavoro. In soli due mesi, nel 2024, già 4 lavoratori hanno perso la vita sul luogo di lavoro in provincia di Foggia”. La riflessione, all’indomani della morte di Francesco Albanese, porta la firma del Coordinatore UIL PUGLIA, SEDE DI FOGGIA, Luca Maggio, del Segretario Generale Territoriale FENEALUIL, Severino Minischetti e del Segretario Generale UILA FOGGIA, Antonio Castriotta.
“Il termine “incidente” è inappropriato per definire e comprendere una vera e propria mattanza. Non c’è nulla di casuale o di “incidentale” in una morte sul lavoro. Tutto questo avviene perché si consente il subappalto a cascata, la logica del massimo ribasso, il dumping contrattuale e perché non si fanno le assunzioni negli organismi e negli enti preposti alle attività di controllo. Infine, tutto questo avviene perché si considerano la formazione, la sicurezza e la prevenzione dei costi inutili e non un valore aggiunto”, affermano Maggio, Castriotta e Minischetti che rilanciano i punti fondamentali del documento approvato dal Consiglio Regionale UIL PUGLIA, lo scorso 21 febbraio: “1. La costituzione per legge regionale di una patente a punti regionale per le aziende che intendono presentare la propria candidatura a bandi di evidenza pubblica, che penalizzi le aziende che hanno violato le misure di sicurezza o non hanno applicato correttamente i contratti nazionali di settore firmati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative.
2.L’istituzione di un tavolo permanente con le parti datoriali volto al monitoraggio costante degli appalti e dei cantieri in atto e a intensificare/valorizzare il rapporto con gli Rls/Rlst nei luoghi di lavoro.
- L’implementazione di fondi regionali destinati specificamente alla formazione alla sicurezza nei luoghi di lavoro, prevedendo uno specifico capitolo di spesa per la formazione all’interno delle scuole al fine di creare una cultura della sicurezza che intervenga sulle prossime generazioni di lavoratori”.
“Esprimiamo cordoglio e solidarietà alla famiglia Albanese. Tuttavia, le parole non bastano: senza un’azione corale, forte, di sistema, senza un preciso impegno delle istituzioni, a partire dal Governo nazionale, e della controparte datoriale, non potremo fare altro che aggiornare questo drammatico elenco di omicidi sul lavoro”, concludono il Coordinatore UIL PUGLIA, SEDE DI FOGGIA, il Segretario Generale Territoriale FENEALUIL, e il Segretario Generale UILA FOGGIA, Antonio Castriotta.