I Carabinieri della Compagnia di Foggia hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e la contestuale richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei 4 rappresentanti legali di una società di compravendita di autovetture foggiana, indiziati dei reati di “falso ideologico continuato in atti con induzione in errore del Pubblico Ufficiale” e “truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato”.
I provvedimenti e la conseguente cessazione definitiva della predetta impresa scaturiscono dalle articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia e condotte dalla Stazione Carabinieri di Foggia Porta San Severo, che ha accertato come dal 2006 ad oggi la società sia risultata fittiziamente intestataria di 1053 veicoli, utilizzati in alcuni casi, negli anni, anche per la commissione di numerosi delitti (soprattutto furti) e per i quali l’impossibilità di risalire ai reali fruitori dei mezzi comportava la conseguente elusione di eventuali accertamenti penali e amministrativi o di sanzioni al codice della strada.
I Carabinieri avrebbero certificato come dal 2013 al 2023, attraverso false attestazioni, la società si sarebbe garantita la formale attribuzione legale di titoli di proprietà su mezzi di cui materialmente non aveva disponibilità, beneficiando indebitamente di agevolazioni previste dalla “Legge Dini” (d.lgs. 446/1997), quantificate in 176.204,00, e maturando circa 328.000,00 euro di sanzioni per tributi non corrisposti. Inoltre, solo per l’anno 2022, i veicoli oggetto di verifica, nella quasi totalità privi di copertura assicurativa, avrebbero percorso tratti autostradali senza il pagamento del relativo pedaggio, causando alla società “Autostrade per l’Italia” un mancato incasso quantificato in circa 10.000,00 euro.
Irrogata anche una sanzione, comminata per violazione dell’art. 94 bis c.2 del codice della strada, di 571.779,00 euro per l’intestazione fittizia di mezzi, con la cancellazione al PRA ed il sequestro amministrativo finalizzato alla confisca di tutti i veicoli.
Gli indagati, la cui posizione è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, non possono essere considerati colpevoli sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.