Mancano idee chiare e propositi certi
NEI GIORNI scorsi l’ex sindaco di Manfredonia Gianni Rotice aveva fatto intravedere la possibilità di alleanze a destra dei vari schieramenti in lizza per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Manfredonia. Onde evitare confusioni o false indicazioni, il commissario regionale di Forza Italia, l’on Mauro D’Attis, con una nota precisa che “le strade tra il nostro partito e l’ex sindaco di Manfredonia Rotice sono separate e non c’è alcuna possibilità che si ricongiungano in futuro. La nostra è una posizione unitaria, affrontata e condivisa con il coordinatore provinciale di Foggia, il consigliere regionale Paolo Dell’Erba, l’on Giandiego Gatta e tutti i dirigenti locali di Forza Italia».
UNA OPPORTUNA precisazione che fissa un punto di chiarezza su una questione che era stata ventilata dall’ex alleato Rotice che dopo essere stato sostenuto da Forza Italia e portato sullo scranno più alto del Municipio di Manfredonia, ha rotto i patti politici in occasione delle elezioni alla Provincia di Foggia allorquando scelse di votare un candidato diverso da quello indicato dal Centrodestra. Un “precedente” che ha portato alla conclusione anticipata (meno di due anni) del governo Rotice messo in minoranza con l’apporto determinante di FI.
ORA PARE voglia ritentare la scalata al Comune ma non si sa come e con chi. Una scheggia vagante. Una finestra aperta pare ci sia con Fratelli d’Italia dove ha piazzato due sue pedine, che non ha ancora chiarito le numerose questioni organizzative interne fra cui la posizione del discusso ex consigliere comunale Carbone. Per sabato è previsto un summit a Foggia con i v ertici del partito che dovrebbe fare chiarezza. I tempi stringono.
CHI è in stato avanzato organizzativo è la coalizione “Manfredonia 2024”, l’unica che ha designato ma non ancora ufficializzato, il candidato sindaco, vale a dire l’ex vicesindaco Giuseppe Basta. Anche la composizione delle liste (sarebbero più di una) degli aspiranti consiglieri comunali sarebbe a buon punto. La posizione è quella “centrista e moderata”.
ANCORA in surplace il settore di centro sinistra nel qual sarebbe saltata l’ipotesi di un “campo largo”. Al momento non c’è nemmeno quello dei,,, cellulari. Bocche cucite dunque. Saltata l’ipotesi del grillino Raffaele Fatone a candidato sindaco di quella coalizione, non è stato fatto alcun altro nome per quel ruolo fondamentale. Il PD tace. Parimenti 5S che in assenza di eventuali apparentamenti, sarebbe disposto anche a presentarsi all’elettorato da solo. Ma anche qui spunta il nome di Rotice. In attesa rimangono Progetto popolari e Con, le altre due formazioni che componevano l’iniziale raggruppamento di centrosinistra. Sempre in posizione solitaria rimane Antonio Tasso che subordina a qualsiasi alleanza la sua candidatura a sindaco.
UN QUADRO politico piuttosto disarmante appiattito sul nome da dare al rebus del prossimo sindaco la cui soluzione diventa sempre più ardua e incognita. Con tutti i pesanti interrogativi che si vanno affollando sull’orizzonte della città.
Michele Apollonio