Giovedì 21 Novembre 2024

L’Agricoltura si riprende la prima pagina

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Il corteo ordinato degli agricoltori di Capitanata svoltosi il 10 febbraio a Manfredonia ha preceduto la manifestazione carnascialesca, famosa per l’unicità della sfilata delle “Meraviglie” che contraddistingue Manfredonia tra i Carnevali storici pugliesi. A chiudere la 70ma parata di domenica scorsa, uno speciale carro allegorico che vede come protagonista Ze Peppe, la caratteristica maschera sipontina, che simbolicamente “scende in piazza,” manifestando con gli agricoltori. Carro organizzato dall’associazione “Io sono Partita Iva” insieme al Comitato Agricoltori di Manfredonia e alla Pro Loco, solidarizzando con le tematiche denunciate in questi giorni dagli agricoltori di tutta la nazione e del resto dell’Europa. La rappresentazione artistica è provocatoria: emergono dal piatto di cartapesta assieme al tipico rustico della farrata, bruchi e farfalle e il fiasco di vino con la scritta glifosato. Il messaggio è palese: proteggere il cibo biologico, frutto della nostra amata terra, dalle minacce delle alternative sintetiche. Significativi gli slogan che accompagnano il carro: “Con il nostro grano ci faremo coriandoli” e “Ho le farfalle nello stomaco, ma non è amore”. Altri importanti messaggi di protesta si evincono dai cartelloni che denunciano “la morte dell’agricoltura”, posti sui trattori che in corteo, sabato scorso hanno attraversato la città, partendo dall’arteria principale di Viale Giuseppe Di Vittorio. Una manifestazione particolarmente sentita perché ha ricordato l’identità della Capitanata, vocata all’agricoltura e alla pesca, famosa per essere il “Granaio d’Italia”. Da troppo tempo minacciata dalla concorrenza sleale dei prodotti esteri di scarsa qualità e drogati dai pesticidi. Quanto dichiarato ai microfoni di ManfredoniaNews.it, da Nicola titolare di un’azienda agricola di Manfredonia, durante il pacifico corteo: “il nostro grano rispetta tutti gli standard di qualità perché segue il ciclo biologico di maturazione, invece quello canadese adotta il glifosato, dannoso alla salute perché cancerogeno”. Continua Nicola “noi agricoltori abbiamo prelevato dei campioni di grano dalle navi canadesi, pervenute al porto industriale di Manfredonia, per poterlo testare e saremo costretti ad analizzarlo altrove, fuori dalla nostra regione”. Nicola fa un appello “stiamo attenti a ciò che consumiamo e portiamo sulle nostre tavole. I prodotti agricoli esteri non seguono le stesse ferree norme italiane che preservano la salute del consumatore”. Ciascuno di noi può, nel proprio piccolo, fare una “protesta” attraverso una scelta consapevole del prodotto acquistato nella grande distribuzione. Un altro accento posto dall’imprenditore Nicola è la svalutazione del lavoro agricolo da parte delle Istituzioni che non bloccano con adeguati provvedimenti i “ribassi” delle quotazioni poste dal mercato delle lobby delle multinazionali. Ciò è accaduto qualche giorno fa, quando hanno protestato alla Camera di Commercio di Foggia ed il costo del grano ha subìto un ulteriore ribasso di 50 centesimi. Al danno anche la beffa di non essere ascoltati da chi avrebbe dovuto garantire la corretta valutazione del prodotto, considerando gli elevati costi energetici che gli imprenditori agricoli sono costretti a sostenere in questo grave periodo di congiuntura economica. Né il mercato né la commercializzazione garantisce l’equa remunerazione dell’agricoltore. Quindi cosa fanno la “politica” e le Istituzioni? Auspichiamo che i sacrifici e il grido disperato di aiuto delle nuove generazioni di agricoltori possa scuotere le coscienze di quanti possono cambiare le regole del gioco.

di  Grazia Amoruso

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